Avremo tempo per rifarci il trucco
e sguinzagliare gli occhi
su tramonti brulicanti di rosso
non appena fuori da queste occhiaie
che ci segnano il volto
perché la vita è vita e ogni momento un momento.
Uno scampanellio di sassi s'alza
quando il vento porta via a manciate le foglie secche.
Avremo una bufera di abbracci
un vibrare di amnesie
il lungosenna scavato nella nebbia.
Come per un regalo di Natale
con cura scarteremo una carezza.
Il lavoro sulla pietra lavata si spande.
Come orchestrali i minuti
riportano indietro il bagaglio leggero.
Ci si sveglia al buongiorno per perdersi in cumuli di latta.
Saremo più giovani domani
quando sulla parete troveremo la finestra
e vedremo spandersi la luce.
Addosso al tuo seno come un figlio
mi vedrai rubare a grappoli i sapori.
Perduto nell’unità dei tanti gesti
in un gesto solo
un dischiudersi di labbra
la cecità di un atto d'amore.
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