Vidi, alla stazione, qualcosa di strano che mi fece pensare tutto il resto;
la trinità e l'ulteriore arbitrio, non un binario sinistro e neanche uno destro
ma il centro ed il neutro, il cui giudizio supera una scelta.
Il non aver parte o l' averne tutta, della grande comprensione il fascino permea,
il gemere con l’indole altalenante, di ogni ragione che vi sia:
L' estremo comprendere. Comprendete ciò che dico?
L 'essere conoscitivo dentro la nostra anima vuole capire,
poiché la conoscenza è, dalle differenti sfumature, un lieto subire.
L' ignoto è il non-essere, la non-esistenza:
una bestia la cui ferocia è placata dalla coscienza.
Coloro la cui origine ne ha previste due, ora ne pone uno centrale,
esso, delle lingue e delle razze, reca un sapere abissale.
Il terzo è il binario il cui treno mai si nota il transitare,
nessun giorno e nessun dove, per la persona che lo vede passare.
Coglierlo è scorgere la sublimazione conoscitiva di se stessi,
una gioia di rettitudine, la speranza di pacifici universi.
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