Pubblicato il 07/03/2015 05:47:20
Abat-jour Quando a colloquio col sonno mi spoglio scappano dai ripostigli dai ripari diurni del corpo si appollaiano su l’abat-jour in attesa sul colle dei libri non letti sui colloqui virtuali di cellulari in riposo ali di parole dette lette ascoltate rubate a bocche distratte a insegne loquaci. Attendono come passeri sul filo che la luce si spenga. E vanno a infilarsi rimescolate nei sogni a spiegare i significati della mia irrequietezza il senso dei gesti non fatti. Mi sospingono fino a depositarmi verso minuscole verità.
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