Giunge ai miei piedi la notte,
furtiva, silente,
che sguazza ove la luna si perde.
Perlacei bagliori smerlettano la laguna
e la serale cenere sbatte al muro l'astro,
che rosseggiando
va sanguinando.
Sfiorisce la luce agonizzando,
ma con trucco sapiente,
s'alza il sipario delle stelle.
Un filo di nebbia, dallo specchio d'acqua sale
inumidendo le ossa,
s'affrettano le famiglie sulla via di casa,
i fedeli, una campana chiama.
Le foglie nella notte bisbigliano piano,
alla luce d'un lampione
accovacciato è un accattone,
tira su il bavero, poi incrocia le braccia,
ai suoi piedi addormentato un cagnolino,
qualcosa tintinna nel suo piattino,
mentre struggente è nell'aria,
il suono d'un violino.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Lucia Paganini, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.