Pubblicato il 10/12/2009 21:58:07
Non declinare
il falso e il vero!
Lascia che sia
a distinguere
il nero dal bianco
l’occhio sotteso
tra palpebre gonfie
e pupille al macero.
Ciglia infittite
dai battiti lunghi
un millennio
riusciranno a tarare
tutto il ciarpame.
Su onde magnetiche
voci abbordanti
modellano i timpani
e note insufflate
in alveoli senza lobo
triturano memorie.
Ma quel che infine
cattura l’attenzione
è l’ologramma di un muro
che cade e si riplasma,
e si rifonde in acciaio puro.
Non ammetto sentenze
ed ascolto solo parole
senza apostrofi e accenti.
Io, disertore del coro,
mi rimetto al giudizio
di folli e di innocenti.
Chè basterebbe un gesto,
il solo il dito di un bambino,
a smascherare l’illusione,
di questo schermo consunto.
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