Sgomentami sopiscimi
e invadimi il sogno
Pulsami e uccidimi — il padre e la madre
spalancami e chiudi la porta
Fata pietosa
mi siedo e ti aspetto
che fuggi o ritorni fai pure — io sono all’arrivo
Le tue cantilene titillano il senno — e nient’altro
rimandami il segno scarnato
che possa ridartelo gonfio e sfinito
Rimandami il vuoto
e risanami il velo — se tanto ci tieni
lo strappo lo tengo per me
Io so la cesura del taglio
Io so la vaghezza del polso
Ridammi il coltello — ti lascio il controllo
ridammelo adesso
in cambio — Io, vengo
Dispensa affollata mi asfissi — mi avanzo
e del basto ci faccio un sofà
Se vuoi cadi pure in ginocchio
io salgo comunque e tu scendi da me — che mi annoi!
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