Pubblicato il 01/02/2015 07:26:11
Stasera questo vento spiritato intralcia le mie mani e taglia l’aria intorno come la lama un tronco irregolare. Rimani e ascolta. L’infanzia torna la catena d’oro col topazio bianco sul gilè il grande pino la casa rossa” E Rosi.” Era come mio padre di questo di lui ricordo. Si ergeva solenne “Attenta figghitta ricorda l’acqua d’aranciara non si bivi”. Durante l’inverno il temporale ingrossava quei torrenti e l’acqua scrosciava giù dai calanchi e quando il grande pino fu abbattuto rimasi a guardare la bocca aperta e il naso per aria senza fiatare. Aveva mani gigantesche il grande pino nodi di vene gonfie e l’occhio buono come un vecchio frate. Rimani fin quando mi sveglierò. Accade d’inverno quando dietro le vibrazioni del vento sento la voce burbera e calda la mano di mio nonno. © Maria Allo
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