Chi avanza pretese
sulle tue cosce tese
e il tribunale dove giustizi le parole
sulla voglia di vivere
che ti conduce dove vuole?
La mente non registra che apparenze
potrai disfarti del mio corpo
una volta che avrà raggiunto
un peso che potrai sollevare
e la forza delle tue braccia sarà una vestale
che celebri il rito
di una degna sepoltura.
Che ti fa paura, lamina fioca
o superficie del mare
quando l' onda ti abbassa la cresta?
E quando tutta la spiaggia ti sta a guardare
culo e seno e nessuno
sente una parola farsi desta.
Ti metto alla destra del padre
come una culla di Gesù
ubriaco di vertigine la mia voglia di andar giù
perchè come puoi vedere non muoio dalle voglie
ma resisto come a casa mia
fossi a casa del mio padrone
la gente parte per far fortuna
lontana è la tua terra
ogni volta che fischia il treno
mala guerra conduci se non sei terrena
e la stagione ritarda
all' ombra-fiotto di ogni vena.
Ci vogliono le maniere forti
idrocarburi di massa
digiuni all' ultima danza e tasche vuote
per mettersi in cammino
senza piegarsi alle lunghe distanze
e tenere il passo di un' intuizione di felicità
che scandisca il ritmo di gara
o la sveglia del mattino.
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