Era gennaio quando venne maggio
Fuori nevicava dentro era caldo .
Metti le radici in acqua - ripetevi-
come un figlio dentro il ventre-
con un canto,
appena percepito, t'immergevi
dandomi alla luce
ferita dall'urlo della gioia.
Era maggio quando fu l'inverno,
con un solo sorso d'acqua dentro al cuore,
in una voce sola il tuo silenzio-
come un pozzo senza fondo
raggiungevo l'inizio del tuo viaggio-
restituendomi il colore della stessa donna
della stessa donna che da millenni ti disegna,
perennemente innamorata,
dentro gli alberi
fuori nevicava dentro era caldo
avvolto in un panno bianco
non ho visto il tuo sguardo celeste,
ma il gesto interiore
di afferrarlo
dissolto nello specchio,
illuminato dalla neve
Spingo le mie braccia ancora
dentro il freddo e di Luca sulla schiena
splendente
nel cammino di ritorno
io ti sento
appena mi si chiama
ti sono il nome, i passi accanto..
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