Pubblicato il 17/01/2015 18:22:54
E’grigio il mattino, la pioggia ricopre di velo leggero la strada e le tegole scure dei tetti sbilenchi dove i merli fischiano ancora.
Mi parla d’antico quest’aria pungente, di fumo, di legna e di foglie bagnate. Già odora d’inverno e di funghi.
Di sera, giù nella strada sotto i lampioni, racconti, storie, risate e sbuffi di fiato nell’aria. Guardo dalla finestra , col naso schiacciato sui vetri appannati e le stelle negli occhi, e rivedo i ciotoli lisci, consunti dal tempo, e al rumore di zoccoli stanchi, sul dorso del mulo, con la schiena incurvata, il massaro che ritorna dai campi.
Accartoccio i pensieri come pezzi di carta. E’ bello guardare i ricordi bambini. E’ l’ora di cena, rumore di mestolo nella pignatta, la zuppa fumante profuma nel piatto, l’aroma si addensa nell’aria, il cane annoiato, leccandosi i baffi, scodinzola piano.
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