Pubblicato il 14/01/2015 14:52:24
a frantumarmi le ossa questa ubiquità di voce intangibile lungo orme di giorni feroci su confine d'erba e scrimolo di mare. come rumore che biancheggia in volo quando il silenzio scava solchi di perdita [non c'è rimedio all'ade ormai euridice è oblio non più radice] su rovi che implorano il perdono. ma a brulicare parole è questo biancospino tenero nel buio traspare come luce e mi trattiene così l'inverno inesorabile avanza nel suo volo maria allo
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