Pubblicato il 09/11/2009 19:11:56
Con forme di argilla giocavo a far sculture di opportunità. Scolpivo volti, preludio a nuovi incontri, solcando rughe sulle guance, segnando sulla fronte il tau della bontà. Lunghi sentieri di brevi permanenze, sono seccati come melma al sole e si allargano in voragini ardite le misere crepe di assenze irrisolte. Una fionda ed un sasso, restituiscono distanze in metri di profondità e in abissi di nostalgia fluttuano i pensieri evaporati e stanchi di una disattesa profezia.
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