Pubblicato il 18/12/2014 02:49:58
Non pretese sonate mute nel chiostro del mio cuore il cosmo nato consuetidine nelle parole dell' addio e dell' amore. Fu contrasto e risonanza nei fondali applicazione d' iperboli alle giunture deboli del pensiero naturale un inveire di franchi tiratori su bersagli troppo vicini e immobili per metterli alla prova. Ulteriori applicazioni mi condussero alla paralisi estemporanea.
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