Guido Brunetti
Uomo, Dio, Big Bang: frammenti di conoscenza
L'uomo.
Un ramicello fra i tanti nel cespuglio dell'esistenza. Un vivente la cui mente, secondo alcuni scienziati, non è che la "variazione della mente degli animali.
Ci chiediamo, tuttavia, come sia possibile che questo esemplare di grande mediocrità possa risultare "ineguagliato" nell'universo.
Dio.
Celebre è la scommessa di Pascal sull'esistenza di Dio.
Scommettere sull'esistenza di Dio- afferma il filosofo-matematico- in base al concetto che c'è tutto da guadagnare e niente da perdere.
C' è uguale probabilità di vincita e di perdita. Ci conviene allora credere sull'esistenza di Dio.
In realtà, l'esitenza di Dio resta al di là della scienza, la quale non può provare e affermare l'esistenza di Dio né negarla.
Anche l'ipotesi quantistica, secondo cui l'universo sia nato dal Big Bang, la grande esplosione da cui prese inizio il mondo circa 13,8 miliardi di anni fa, non potrà mai essere indagata scientificamente.
A questo punto, dobbiamo porci alcune domande: come è nato il Big Bang? E che cosa c'era prima? Che cosa ha causato l' immane esplosione? Non lo sappiamo, né forse lo sapremo mai. Sono e resteranno sempre un mistero.
L'ipotesi Dio e l'ipotesi quantistica quindi non possono essere provate secondo il metodo scientifico.
Sta di fatto che l'ipotesi Dio non è più azzardata dell'ipotesi quantistica.
Rimane il metodo della probabilità, dell'incertezza, il quale fa rientrare in gioco sia l'ipotesi Dio sia l'ipotesi quantistica.
Anche la teoria di Jacques Monod che respinge ogni fede in Dio come assurda e riconduce tutto il mondo a prodotto di errori casuali e della necessità si dimostra priva di sicura base scientifica. Quello di "caso" è un concetto troppo generico. Autorevoli studiosi hanno contestato che l'uomo sia un prodotto di errori o del caso. Oltre tutto, l'evoluzionismo descrive processi biologici. Non riesce a spiegare l'origine e la natura interiore, l'essenza dell'uomo.
Scienza e fede sono due domini, due fondamentali aspetti del sapere umano, i quali non sono "irriducibilmente contrapposti e autoescludendosi" (Volpi).
L'uomo non consiste tutto nella sua realtà materiale, c'è un'altra dimensione, spirituale, trascendente, religiosa che fa parte della natura umana. E' una scoperta che consiste in qualcosa che nessuna scoperta neuroscientifica o biologica sarà "mai capace" di spiegare.
la grandezza dell'essere umano sta nella sua mente, che ha una dimensione trascendente, che è il "vertice" del "Sapiens", il punto più alto del suo essere. Nessun altro vivente ha questa capacità, la quale rappresenta l'aspetto, l'esigenza fondamentale dell'uomo.
La mente umana pertanto non è una "variante" della mente animale. E' un'altra mente. E' pensiero, pensiero astratto, pensiero simbolico. E' coscienza. E' interiorità. E' linguaggio. E' capacità di immaginare e sostenere l'idea di Dio e di vedere nell'universo la sua mano creatrice.
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