Fu un atto di silenzio, un gesto d'ammirazione
di fronte all'abisso del mistero,
come a ricevere il potere di sospendere la domanda
con le mani piene di lettere persiane
volevi costruire la nostra casa
di sostanze viventi, le porte di musica,
un luogo nel quale congiungere le verità
e le illusioni.
La strada era l'acqua, a ricevere la voce
non siamo immortali ma eterni
nel lago profondo di vibrazioni
dei seni infiniti della natura
Ricordi quando di fronte al tuo quadro
noi stessi eravamo la fuga?
Un corpo interiore di palpebre tagliate
camminava realmente e portava la luce
mostrando la bianchezza delle ossa.
Era vero:> Le ossa fioriscono,
la visione in sé le cresce, rotolando
come le cinque magilloth ed ora..
stendi il tuo mantello con l'azzurro dentro
dormi sull'acqua con me
dov'è limpida canto il canto di Ruth:
una ghirlanda di frammenti ci riporta
all'origine, un alfabeto si diffonde nel lavacro
con tutta la forza vasta e terribile
preparando il natale sempre più
ciò che è vero, che scorre
le nostre membra intorno al falò.
Vedremo con le mani nel pozzo originale
fiorire un gambo verde all'incontrario
nel ricordo della luce, nel possibile che sogno
faremo contatto con l'eterno,
dove siamo nati prima-nel movimento della quiete-
mangiando il sole, e il suo splendore
e la luce della luna. Vedi quanti buchi
ci siamo fatti ! dove passano le cose
che accadono nello spazio vuoto
della fessura, tra il nulla e un altro nulla,
noi danziamo su quell'orlo! per finire il ciclo del samsara
ci vestiamo così, coi cinque colori,
col mandala che hai disegnato per noi
e la forza, forte di ogni forza,
rovescerà l'8 sul cappello del bagatto
fermando le scimmie da un ramo a quell'altro
e il karma alla vita.
Ohh.. non costruiremo più una nuova casa,
per ottenere il silenzio, scorgendo il divino
che è in noi, costante dimora, col matto
cammineremo, col fagotto del coraggio,
nella libertà perfetta e spaventosa
dell'andare avanti, testimoni,
tra zolle di terra, di pietre d'oro,
non suscettibili di bellezza,
formando una corona, un esercito
di figli della luce.
Non ci sono riti sufficienti di soccorso.
Siamo completamente soli e onde...
solo se ti giri, se mi guardi, faccio corpo
se mi perturbi in tutto l'universo
ti tocco, nell'istante infinito di distanza,
per mettere insieme tutte le scintille
dei frammenti degli specchi,
per rendere, nelle mani di sofia,
quel sorriso uno e testimone,
dissolvendoci soltanto
nelle radici della sua natura.
https://www.youtube.com/watch?v=sS-kY1hBl90
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