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Sconosciuto

di Luciano Tricarico
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Pubblicato il 19/11/2014 15:57:30

Sconosciuto mi fu quell’uomo

 

anni vicino eppure sconosciuto

 

mi sorreggeva in fasce

 

artista orgoglioso della sua creazione

 

abbozzando un sorriso sulle labbra

 

quadro sereno stracciato dal tempo

 

giorni, mesi, anni, allontanandomi da lui

 

l’indifferenza slega il nodo complesso

 

essere invitto nel fallimento

 

nessun legame fra quantici universi

 

ombra fugace inconsistenza corporea

 

nulla

 

pensieri, sofferenze, emozioni

 

nulla

 

la distanza è scudo impenetrabile

 

fui mastro di malta e mattoni

 

in quel muro intricato

 

di sentimenti riprovevoli

 

non si patteggia con l’inferiore

 

respinsi nell’infimo ghetto colui indegno

 

lacrime amare scorsero senza solcare

 

l’impassibilità del cuore

 

troppo

 

l’immenso mio ego

 

sprofondò la sua anima

 

paura di somigliargli

 

rinnegando il legame sanguigno

 

sconfessando ciò che è inciso negli astri

 

altergo di me stesso?

 

perché io?

 

sono migliore, sono di più

 

molto di più

 

neppure il suo dipartire

 

nel silenzio

 

incrinò lo scudo

 

nemmeno una parola

 

il nulla assoluto

 

nemmeno dirgli addio

 

mille chilometri lo lasciai distante

 

semplicemente sconosciuto

 

eppure mi amò

 

una parte del suo cuore

 

ha serbato per me

 

lasciò la sua vita, la libertà sul suo amato mare

 

straziò il cuore

 

seppellendo i sogni

 

immolandosi al mio bene

 

io ingiusto accusatore

 

negai

 

l’ultima stilla felice nell’animo

 

sconosciuto, prigioniero del tuo amore

 

comprendo ora

 

la repentina gioia nel tuo sguardo

 

i rari attimi d’illusoria unione

 

riconosco solo adesso chi fosti

 

venni a cercarti sulla tomba

 

in mano fiori di pace

 

gli sguardi si incrociarono

 

legando indissolubilmente i pensieri

 

lenta armonia

 

lo stallo del tempo cercando parole silenziose

 

quel filo interrotto finalmente guarito

 

il trattenermi, perdendo il senso di direzione

 

fra i viottoli del piccolo cimitero di Gallipoli

 

cercare l’uscita e non trovarla

 

il tuo modo di dire, resta

 

non lasciarmi ancora

 

oh mai accadrà

 

sconosciuto non sarai

 

sei mio padre!

 

lacrime di pentimento al dolore

 

che stolto ti inflissi

 

pregare per il perdono

 

solo questo posso fare.

 

Tuo figlio per sempre

 

con tutto l'amore.

 


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