Luoghi templi orme, il tuo paese
delle nevi raggiunte in solitudine
nel sottovoce delle ore scure
della notte. È la musica,
che sta tutta in una mano,
dal polso alle dita,
le più sottili pulsazioni,
poi si chiude, per calmare..
Un passo solo, e sei lontano, mille
rimani qui vicino,
nel vuoto che m'illumina
può entrare il tuo silenzio,
come l'acqua nella sete ed io
ripiego nel pozzo, medicando le mani
passando una garza, lieve..
Alito appena, sai ?
Accompagnando la respirazione
come un bimbo
per dissolvermi con essa
nella fascia della vita,
mangiando corpi celesti,
il sigillo delle nozze
tra il quotidiano e il paradiso
si riscalda, un umile ruscello
come un'erba dal nulla
mi guardo, nuda dalla luce,
al buio penetrando per un poco,
porto con me ciò che non ho preso,
l'ineffabile segreto della lingua
dell'amore, che non ha ritorni
la lingua sacra, resta,
alla propria dolcezza,
il succo che la riempie,
e appena giunto all'orlo
già ricade, e s'innamora
felice
Così mi toccano le tue mani
come se il tempo ricominci
amanuense del giorno
di luce carnale, belva,
per viaggiare nella gioia
della tua verità,
la lucciola è a un passo da me,
come persa nella notte, tuttavia
la vedo palpitare dove muore
la fiammella
diventa un pulviscolo di stelle,
nel tuo nome
chino gli occhi, più sola, più mia
per rifare il salto, daccapo,
poggiando le punte dei piedi,
un punto, un contatto leggero
poi…ho trovato proprio te,
una bambina, figlia dell'uomo.
Non ti eri persa, hai tolto,
quando pensavo di trattenere,
facendo nascere il mio destino,
nella posa del vino, dei sogni
la vita.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Amina Narimi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.