Il fiume dei ricordi
Nel fiume Reno il mio vissuto
La stanza da letto guardava sul serpente
Col suo corso d'acqua il respiro pieno
si alimentavano i campi limitrofi
e le genti di cure lo amavano
Gli argini alti contenevano il ruggito
quando d'inverno s'alzava improvviso
Le barche nel fiume unite che erano
Al fianco del fiume si allineavano
Il barcaiolo allora studente e amico
Mi ospitava nella cabina di legno
Il pittore che amava la Barleda e il suo corso
Arrivava ogni giorno con tela e colori
Sporco egli era di tinte assai varie
Il cavalletto dignitoso montava
E strisce di lapis argomentava
Le mani usava a miscelare i colori
Che con getto sicuro s'impossessavano del quadro
Nella tela viva entravano colori d'insieme
E qualche ora più tardi a quadro finito
L'acqua scorreva al suo interno
Nel confronto col paesaggio
Risultava il tutt'uno dell'artista sublime
Quel che lui dipingeva lo dava in omaggio
a chi pranzo e cena gli offriva
Andava per case e per ville contento
Pittore ora di fama e tormento
Chi ha raccolto i suoi quadri e fatto una mostra
è colui che studente faceva da ponte
Con barconi di ferro e assi di legno
Portava le cose da Longara
a Trebbo di Reno
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