Pubblicato il 09/11/2014 09:18:56
Ho letto l’altra sera geroglifici (lo faccio ogni tanto per odiarti) seduta solitaria in un caffè nelle periferie del Bronx . Annaspavo coi polmoni fra l’aria che via via incupiva e in gorghi mi trascinava l’anima sulle bianche scogliere di Dover (Il mondo, nuda casa. Pareti divelte, la memoria. Fibre ottiche, le vene. Desaparecida, ogni via di scampo.) . Desideravo il mio scialle rosso a fasciare quella nenia di novene, ma lui se ne stava placido in divano con il gatto a dormicchiargli sopra <lontano luce d’anni in buco nero>
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