Dunque ti hanno impiccata,
bellissima dagli occhi vivi
saettanti contro l'immonda
corte di ingiustizia che hanno
costruita con le travi marce
dell'integralismo più cieco.
Hai ucciso il tuo violentatore,
inaudito, ed ora Allah, il terribile,
vendica il sacrilegio con coerenza.
Hai scritto a tua madre
di non nascondersi nel lutto.
Veste e cuore, serrati dentro
una bara di vergogna,
non ti si addicono
eroina dell'autodifesa
e dell'amore che non subisce
ma si dona in cielo e terra.
Allah, il misericordioso, vegli
sul tuo ardente sacrificio.
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