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Canzone per Esse

di Adielle
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Pubblicato il 14/10/2014 01:13:07

Implementa di una lama

la mia sindrome del tramonto

e anche tu chiamerai Andromeda nel buio

a render conto del fine ultimo

 

Qualcuno grida sotto casa

che la sposa l' ha tradito

un passante pensa per schemi

sarà colpa d' Alfredo

 

La parabola triste

del nostro lento vagare

mi ricorda per sempre

ogni foglia che cade

 

Poi risorge dal niente

l' illusione di un tempo infinito

negli occhi da bambina

che conservasti a lungo

 

La grana grossa di chi ha pianto

per le ragioni più giuste del mondo

e la corazza che ha scelto

è un sorriso distante

 

Ma la rabbia che cova dentro

si schiude a fase del lutto

per aver perso le parole

che inducano a debolezze

 

Quando tutto fa paura

sola al cospetto di un dio

che non vuole pregare

perchè non sia mai suo padre

 

Quello che sento adesso sono io

piangendo le tue lacrime

è un' estasi un delirio che non puoi capirmi

perchè ho sognato tutto

 

senza chiudere gli occhi nemmeno per un attimo.

 

Brucerai tutti i versi che non stanno

nella tua canzone preferita

con cui fai dell' aria

la conchiglia in cui sentire il mare

 

Quando la canti

petto e gola un girotondo

dove cade cadi

restando sempre in piedi

 

Perchè hai gambe forti per correre

lunghe distanze a prova di Mondo

la vanità in libertà svanisce alle fatiche

i loro ricordi d'autunno

 

Paghiamo il conto all' invenzione

di una democrazia di plastica

dove chiunque provi a cambiare

viene sospettato di fingere

 

Come le nostre parole

se non sono credute

l' etica che le sostiene

diventa fanatica del Sole

 

I fiori che ti ho regalato

avrebbero fatto la stessa fine

se fossi stato quello giusto

perchè la morte c' assomiglia

 

In lenti paragoni

a spogliarci di tutto

se ho sbagliato

è stato un errore da poco

 

Il senso il dubbio la meraviglia per le cose

la verità che sta nel mezzo

e io che non chiedo aiuto

fino a farmi a pezzi

 

che devo conoscere per tornare integro.

 

La funzione mutilante dello spazio

non ci nega la crudeltà

di dividerci lo stesso Universo

senza esserne le stelle

 

che a vederle cadere

sembrano esprimere il nostro destino

mentre preghiamo per loro

il miracolo di un ultimo desiderio

 

Ma l' inverno copriti cielo

e non avere paura

di guardare in esso

l' attesa spezzata della neve

 

Ogni fiocco è un simulacro di potere

che conserva nel suo nucleo

il codice dell' abisso

e le geometrie segrete della preghiera

 

Anche se non sai cosa ti manca

puoi sentire forte la mancanza

perchè anche il vuoto è materia

che vada educata

 

Ti ricordi quel gioco?

 

Se fossi tu al posto mio

e io al posto di dio

ti darei la possibilità 

di mettere in campo

 

Ogni capacità residua per diventare

quello che ancora non sai di volere

dissipando energie da crearci pianeti gemelli

in dimensioni a rette parallele

 

Tieni a freno le tue mosse

o non avere tregua d' imbrunire

sei una donna  troppo bella

per non essere felice

 

E' mancanza di saggezza amare alla follia

e dimentico nei tuoi occhi per cosa mi stiate curando

un così sia nucleare che mi grida la pelle

sento stringersi le cellule dell'anima

 

atomo contro atomo per ridere insieme

 

Di noi dei mai

della vita che ci conosce

come esistessimo da sempre

da prima che l' amore ci tradisse

 

E non credessimo più a niente

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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