Da:
Carmen Moscariello <>Date: gio 24 ago 2023 alle ore 08:54
Subject: Premio Tulliola -Renato Filippelli
To: Martin Palmadessa <
martin.palmadessa26@gmail.com>
Valutazioni Premio Mondiale Tulliola- Renato Filippelli 2023. XXVIII Edizione.
Premio per la Legalità contro tutte le mafie VII Edizione. I libri in lingua italiana pervenuti sono stati 1170.
Gentile Poeta Martin Palmadessa, con gioia Le comunico che la Giuria del Premio Tulliola-Renato Filippelli presieduta da Dante Maffia Le ha assegnato il Secondo posto per la sua passionale e delicata opera "L'Amore è una guerra".
La prego di mettersi in contatto con me al più presto. Cordialità e saluti,
La presidente e fondatrice del Premio
Carmen Moscariello
Ecco, il 26 Ottobre 2023.
Sono dove dovevo essere, dove sapevo di arrivare solo per ripartire.
"VENI" perché volevo capire il contesto in cui mi invitavano a prendere parte come solo un altro tra gli "Uno, nessuno, centomila".
"VIDI" perché volevo capire checcazzo avevo di diverso dagli altri che mi riconoscevano in troppi. Ho visto bene che avere quel dono non è esattamente il gran culo che la gente pensa bensì la responsabilità del fatto che la mia presunzione, sconsideratezza e ora con nessuna paura del confronto, avrebbe potuto e dovuto alzare anche di un solo briciolino il livello della decadenza in cui, secondo me, erano scivolati la Letteratura e soprattutto la Poesia, salvo poche grandi eccezioni, da almeno un secolo, come aveva vaticinato quella straordinaria quasi novantenne Lia Bronzi (che fu tra le fondatrici della massoneria femminile italiana) pluripremiata, scrittrice, poetessa, saggista con Bastogi e Mondadori e mettici quello che altro vuoi, anche Quasimodo.
"VICI", come Giulio Cesare sul campo di battaglia, che semplicemente spiegò senza tanti cazzi e senza diritto di appello per nessuno che due anni prima (nel 49 a.c.) se aveva detto "Alea Iacta Est" non era del tutto rincoglionito. E si è preso tutta Roma, scrivendo e rivoluzionando la storia e facendola amare con il suo coraggio, audacia, capacità militari, strategia e comunque, cuore. Martedì anche io, due anni e mezzo dopo il mio presuntuoso "Alea iacta est" che mi è costato praticamente tutto quello che era la mia confort-zone, ero in Senato da solo, senza gladio, ma con la mia biro blu a prendere quella per me grande "gloria" tributata dai 1169 "avversari" che ho messo in ginocchio. Ricevere gli onori e i riconoscimenti dalle mani di Dante Maffia, Medaglia d'Oro ai Benemeriti della Cultura e dell'Arte insignito da Gianni Letta del Premio Giacomo Matteotti e candidato al Nobel è stato come me lo avesse dato Cicerone, la cui figlia ha dato il nome appunto a questo Concorso.
Massimo Onore al Vincitore.
Martin Palmadessa
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