Si è ha fatto giorno tra le acacie
l'accumulo del tempo,
e la salita delle membra alle marmotte
cade nel sorriso sulla valle
succhiando la radice dal silenzio
si ricomincia, ogni volta, con la luce,
tra i boschi e tutti gli angeli che danzano
nella vecchiaquercia ballerina
col grido degli zingari cantiamo
battendo l'amaranto sopra il petto
nella paglia della cova, ed una voce,
più forte della nostra stessa voce,
delle più lunghe notti spinte in fretta.
Nelle cose ultime saremo a casa, dici,
togliendo la ragione dal profondo,
per sentire a poco a poco lo stupore
del bambino irresistibile .. l'azzurro
che spinge sulle labbra, la divinità
del giorno più minuscolo e immortale
nella dimora quotidiana, e la risata
la somma di tutte le risate
di ogni firmamento, dei deserti
dei conventi nella gola.
Con dolci grappoli,
lasciati al freddo sulle viti,
vengo a te, in comunione,
colma di succo della nostra solitudine
divina, nelle mani delle cose,
per infiniti sempre nuovi,
dopo la crista che sono stata nel tormento
ecco il mio bambino, il miodiobambino,
nella culla radiosa mai adulto
sulla via perenne della grazia
io lo servo, per disordini e capricci,
per scorgere miracoli e follia,
dove affondo con i piedi nella melma
del sole della notte che non viene
dalle cose, ma da noi, bambini:
la possibilità di vivere secondo com'è il cuore,
nel pianto che precede la rinascita.
Il resto è già accaduto, ed ora
nella pioggia mi fecondi sulla terra
sorridi con il caos e ti accudisco
come il frutto più antico ancora
dell'albero che invecchia,
con la tua voce azzurra, da venire,
colmando d'acquabuona il più profondo
degli inferni in gioco.
E’ un allegro paradiso, non perfetto,
dove cresce il mio bambino dentro l'anima,
che tenue come l'aria fa l'amore.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Amina Narimi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.