Pubblicato il 29/09/2009 18:25:08
Non lo verremo certo a dire a voi che fate dei riconoscimenti ufficiali una condizione vitale e nemmeno a voi, maniaci dell’accademismo di maniera. Lo diremo a chi non si sente in dovere di porre limiti e paletti, pesi e misure, lo diremo a te, questa notte, prima di lasciarti ai sogni. Il nostro, quasi un dovere, forse arduo, forse spesso disatteso ma,
altrimenti chi si farà carico dei vostri sentimenti scaduti? un po’ per volta ci carichiamo delle vostre miserie e le portiamo a compimento, le accompagniamo all'ultimo respiro perché sappiamo, di come via sia difficile durare ai sentimenti
ci prendiamo la briga di penare per voi le illusioni, le euforie, le delusioni, le attese, le foto, un fiore, i dettagli, i biglietti d'auguri, gli sguardi, i nodi allo stomaco, un tramonto, le mezze parole, le lacrime, ed alcune canzoni, sono i nostri attrezzi del mestiere.
Sappiamo che nella loro semplicità e nella loro quotidianità essi assumeranno la forma del dramma, con la loro presenza, forse prima, forse dopo e il loro peso sarà a volte duro da sopportare ma, ci siamo noi che ci appostiamo sugli strascichi delle cose andate a male che strappiamo di colpo o aiutiamo a sfilare con la calma, dove la calma diventa ossessione
questo facciamo, proviamo a depurare e ci piacerebbe vedervi a tutti ridere.
Non lo diremo a voi chi siamo, a voi che sprezzereste persino Dio se vi si presentasse senza un titolo a voi manichini imbalsamati che vivete di emozioni preparate lo diremo a te, questa notte, prima di lasciarti ai sogni.
Siamo quelli che, per prenderci in giro, a volte chiamano poeti, e il nostro è quasi un dovere, è forse arduo e forse spesso è disatteso.
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