Guido Brunetti
Progresso scientifico e malessere esistenziale
Una delle più rilevanti contraddizioni di questo nuovo Medioevo della civiltà moderna assalita sempre più da troppi feudatari è l'emergere di sociatà tecnicamente progredite e umanamente barbare.
C'è progresso scientifico, ma si vive male. E' un malessere esistenziale legato a una condizione universale che spesso "sfocia" (Carandini) in aggressività, ribellione o violenza.
Abbiamo vite liquide, senza più principi e certezze metafisiche. Viviamo in "un vuoto morale e spirituale", dove dilaga la banalità degli ignoranti nel "disgusto" per la civiltà occidentale responsabile del male del mondo. Faust è il difensore della modernità a cui Mefistofele dà ogni potenza.
L'età contemporanea ha ucciso Dio, che è stato sostituito da Mammona, dall'egoismo, dal guadagno e dalla dannazione spirituale.
L'uomo così sta "naufragando" nella volontà di potenza, nel nichilismo, nel relativismo, nell'odio e nell'invidia. Emergono sciatteria, rozzezza del discorso pubblico e l'uso volgare delle parole.
E' il sopravvento del "cervello rettiliano" sul neocervello.
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