Pubblicato il 08/09/2014 13:59:23
Siediti con me, amica solitudine, nell' ora tremula della nostalgia accanto al camino ormai spento.
Fredda è la cenere, estenuata la brace, ma nella carezza d'ombra bevi un bicchiere. Rammenta con me stagioni andate, la dolce melodia di segrete sere.
Dona nuovo respiro al cuore che tace.
E ti narrerò di un tempo bambino, di corse fanciulle sfrenate per i vicoli di un paese, del sorriso di un' estate fra i colli, specchiata in un cielo turchese e dell' abbraccio, nel saluto festoso degli ulivi al vento, del mio Appennino.
Fermati un po' soltanto, sii cortese e la piega amara della vita si placherà all' ombra soave di preghiera di agresti chiese, nello sguardo sereno del ricordo ed il tormento dispiegherà le ali al canto.
Quando la tramontana a sera gioca con il fumo fragrante di rimpianto dei camini, nella morsa di un inverno che ghermisce il cuore, bussando alle dimore in abbandono visitate solo in sogno per le stradine dell' antica contrada
ed il silenzio diviene memoria.
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