Invidia
Il termine invidia indica un'emozione negativa, sgradevole. Secondo un pensiero attribuito a Sallustio, l'invidia viene dopo la gloria, il successo: "Post gloriam invidiam sequi". Questo sentimento esprime un complesso di inferiorità e di impotenza verso una persona, la quale possiede un bene o qualità che il soggetto che invidia non ha.
Secondo la dottrina cristiana, è uno dei vizi capitali.
L'invidia comprende molti sintomi, come odio, ostilità, rancore, risentimento, aggressività. Il soggetto ha veri attacchi di bile.
La Bibbia afferma che il male, il diavolo è entrato nel mondo per invidia. La prima lettera di Giovanni dice:" Chi invidia, chi odia è un omicida". Papa Francesco ha aggiunto: "Chi calunnia, chi fa pettegolezzi, chiacchiera vuole uccidere". Solo la miseria- scrive Boccaccio- è "senza invidia".
La nuova malacreanza è nell'aria. Impazza un'insolenza che sfocia nell'aggressività e nell'arroganza, un comportamento che ha preso il posto del "fair play". I nuovi cafoni non sanno di fare danno al loro fisico e alla loro mente, producendo una sostanza nociva, la neurotossina, la quale agisce sul sistema nervoso, determinando sintomi neurologici e psichiatrici.
Guido Brunetti
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