Pubblicato il 21/09/2009 13:11:21
Non resterò qui ferma ad aspettare che il silenzio si insinui lentamente dall’orecchio al ventre in un sottovuoto spinto. Modulerò il respiro mentre soffi sulla guancia, Lo plasmerò in strumento a fiato e instillerò le dolci note in ogni fibra libera del corpo, in ogni buco della mente. Sarà un giardino la tua testa dove seminerò pensieri nuovi, arando la terra sterile di sentimenti con le unghie delle mie dita esangui. Tacerà per sempre il frastuono tra la calvizie della coscienza, e la zazzera liscia del pianto, e spunteranno bulbi piliferi e ricci ribelli in un’insolita assonanza.
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