A Franca, filodiluce
Sospesa a rubare pezzi di cielo
dalla bocca degli uccelli pieni
di speranza nel cielo primordiale
dove rinasce ogni destino e la bellezza
è sempre sul punto di sparire
-Porta via il bambino prima che rientri
a far parte del dolore degli adulti
Deve correre con la testa in alto
voltarsi ancora da una stella all’altra
Non ha tempo di produrre il tempo
chiuso dentro il pugno con la sabbia-
È l’altra gioia promessa dalle stelle
nella danza- senza occhiaie tra menhir
e dolmen, nel loro sprofondare dove
non c’è respiro e la stessa oscurità
che è oltre il cielo- dove indugiano
i bambini per vedere fino in fondo
chi aveva fatto comparire l’arcobaleno
con la voce chiara tra le nuvole
e gli otto colori della pioggia:
il suo volto verso il mare con l'inverno
la bassa marea che le scopriva i piedi
sulle rocce, giovani della vita camminata.
Nel silenzio qualcosa che- come un bambino
rapito dalle stelle- avevo atteso a lungo,
la tua voce, in dono. Nel giorno autentico
prima di sparire in volo mi ha fatto nascere,
benedire ogni parola e il passo, al tuo
filo di luce. ti sono accanto,
in lontananze inconcepibili,
perchè ti sono parte,
nell’avventura dello spazio,
oltre ogni congedo sei in me
col respiro dei cieli
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