A TE, MIO GRANDE AMICO.
Dolce mio amico,
sai come la solitudine imperversa
sulla baia assetata
dal latrare dei cani,
come la notte sia costante
per i briganti come noi
dalla convulsa normalità,
dall' apparire di questa società.
D' affetto e stima
l' alba nostra è tinta,
rivedo le sfumature
di questo chiarore
nell' immensa nostra amicizia,
tutto vissuto nell' autentico cielo
impalpabile ma vero
quello dell' eternità,
trapunto d' intelletto finissimo.
Il cielo terreno,
anche per San Lorenzo
è scarno d' intelletto e piange,
soldato amabile di guerra
mentre il nostro placido e fulgido
traina il marinaio
nella rotta che di sua vita,
con speme alla Terra promessa
crede.
Come vorrei che la mia vita,
non fosse un teatro senza luci
persino d' intorno a mezzogiorno,
come vorrei avere un amico come te
che è linfa per il veleno acerbo
e corteccia d' intelletto,
della quale rimango perennemente
senza fusto.
Sol vorrei che insieme
su uno scoglio,
scrivessimo e vivessimo
con umiltà e orgoglio,
il nobile diamante di questa vita
che dentro di sè
ha in grembo l' uomo,
peccato che del suo riflesso
sopravvive e s' acceca,
assetato solo di denaro.
Emozionante e splendente
la stima e l' affetto
che intensamente nutri per me,
stella eternamente luminosa
d' intelletto,
permetti che questo fantasma
non sia sempre un' ombra
in solitudine,
nell' infimo calcare
dell' indifferenza.
Grazie di tutto,
il tesoro che serbi
dentro la tua anima
è imperituro ed inespugnabile,
mai nessun brigante
potrà farne sfoggio,
ed è dentro il sorriso
il vero sapore dell' eternità.
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