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Nell agognato rifugio d un abbraccio.
NELL' AGOGNATO RIFUGIO D' UN ABBRACCIO. Frastuono adorno di campane in festa, mentre protende una fanciulla a stendere gli umidi panni al sole. Umili i colli in lontananza, mentre l' eco della rimembranza ad ognuno assale i sensi e con esso il nostalgico pianto. Gioia d' un grillo che galoppa nel riso spumeggiante della sera, e dirimpetto ad una Chiesa illuminata dei giovani fastosamente dilaniano il pallone e lo imbarazzano, da un tratto all' altro della schiera. Mentre una donna oltre quel davanzale, al suono tanto amato in quell' istante ripensa al tanto sofferente amore, a quelle indefinite lacrime e questo le serve per spirar serenamente. E al sudato lavoro d' un operaio, qual giorno di riposo attende? La morte della dignità più non desta alcun stupore, così le tinte fosche appaiono di sgargiante colore dell' alba novella, ma ognuno oltre le catacombe spera nell' agognato rifugio d' un abbraccio. E allora voglio ribadir che non scrivo per fama ma per amore, e tramite la luce risorgo ad ogni sofferenza. Oh graziosa stella, embargo dei miei desideri racchiusi da velato entusiasmo. S' apra la conchiglia, protesa al mare per natura.
Id: 28563 Data: 09/11/2014 19:51:09
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Spasmi di vita.
TRA SPASMI DI VITA. Silente quiete cinematografica, tra bufere notturne che congelano animi impietriti, dal dissonante vento che non dona speranze ma di sbieco si inoltra tra i sopravvissuti, e allora si permette di chiedersi ' ma chi vive tra ferite macerie e ciottoli lacerati da incadescente lava vulcanica?' E io rispondo, agli Inferi forse qualcuno nel lago che non trama beffe, ma tra i marmi splendenti su lontani monti chi assapora le bellezze del Creato, dolce gola sgorgante di vita? Sarò forse l' amanuense più noioso che redige la vita, che la estrapola come alacre ricerca d' un sogno, che vaga come un disperso in cerca del sereno eterno, ma almeno non ozio nella ricerca d' una zanzara intrufolata nell' ospizio dell' indicibile. Com' è vana la bava di chi ammanetta la realtà per il surreale, com' è stupido imbavagliare la verità per un modico piacer che una pantofola disdegna, com' è ridicolo comprare la reverenza altrui per poi di fronte ad uno specchio scoprire d' essere la penombra d' un sorriso macchiato. Nel ciclone del sublime, rendiamo mosaico ogni granello disperso d' umanità che respira e trasuda spasmi di vita.
Id: 28541 Data: 08/11/2014 19:57:30
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Il sogno d un prigioniero.
IL SOGNO D' UN PRIGIONIERO Sole di levigato senso, dormiente nella palude che tuona l' incondizionato amore. Tra le steppe un piffero sembra infrangere il vuoto silenzio del nulla, custode d' un' eternità che oltre l' iperuranio l' uomo non conosce. Sibilo d' un serpente tra la vegetazione folta si disperde nella luce, tra le sue grinfie d' agguerrito predatore sembra dir che l' agile furbizia, sia l' arma più propizia per i cacciatori. E nel dilemma taccio tra l' arduo che il labbro non osa pronunciare, tra castelli dissoluti per cadaveri che svuotano l' immenso... com' è dolorosa ogni prigione, seppur adornata d' oro par figlia della persecuzione. Ma ad ogni prigioniero pur un pezzo di cielo, una profumata fetta del suo pensiero par rasserenare in sogni lontani tra sperduti lidi, e sembra dir che la realtà nella sofferenza par lo stesso miraggio che scava la fossa, ed anche se è terribile il dolce sogno d' un' illusione è quell' imperturbabile cascata che impetuosamente traccia le orme, d' un' esistenza rigogliosa come le rive del Nilo che affogano nel riso e nel granitico pianto. Ma l' orgoglio è il perno della dignità, e la lama per un' aberrazione ma dissetiamoci nel mare dell' amore che si tinge d' arte tra un incavato Canyon, e il cactus che genera stille d' esilio e d' autentica vita.
Id: 28540 Data: 08/11/2014 19:48:59
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Tra il fischiar del treno, un silenzioso gabbiano di poesia.
TRA IL FISCHIAR DEL TRENO, UN SILENZIOSO GABBIANO DI POESIA Nel cupo silenzio della sera, nell' eco folle della ricorrenza, muto l' orto mugola la siccità nelle sue folte lentiggini, rughe d' espressione acerbe e sui volti umani e pigri, il sole splende col suo assenso tacito e morente. Odo solo il dolce vociar dei miei lontani amici, nel concerto d' emozioni e accordi con l' anime che s' uniscono nei vivaci singulti d' allegria con naturalezza e spontaneità che per loro con gaudio mi ristora, mentre a me tormenta in sonno- veglia, la sonnolenza tal che la vita assume le sembianze, di sua morte. Poi improvvisamente sbuca il treno, dalle spesse ante del silenzio e annuncia l' incombenza del mio animo, che la felicità non per la sua volontà diniega, per questo me castigo e le rotaie che si rincorrono, laggù nel lontano infinito, e partirò per la stazione dell' assoluto e del mistero, finchè ritroverò quel talismano celato in un viaggio, quell' ancora per ritrovar me stesso nell' incubo d' un burrone che rispecchia il sovrastante cielo, stellato di luce e di miseria. Voglio farmi capostipite di saggezza, annunciando che mai a nessuno dobbiamo sfoggiare e dimostrare il nostro più fervido valore, e che la nostra occupazione principale e onesta è intrufolarsi con zelo, nel tunnel vorticoso della felicità. E infine ringrazio, colui che paragona le briciole minute del mio esser artista, ai festanti e sonori giochi pirotecnici, e all' esplosione annovera perpetua l' intensità e l' immensità, di ciò che per lui è diamante giovane e finemente scalpellato. Buonanotte a voi, che siete il serbatoio gioioso, doloroso e sempre colmo del mio essere un silenzioso gabbiano di poesia.
Id: 26917 Data: 16/08/2014 20:47:38
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Il rinnovato battesimo d intellettuale amor.
IL RINNOVATO BATTESIMO D' INTELLETTUALE AMOR. Amabile poesia, dolce Luna dei miei pensieri, imbratta questa mia fulgida e festante tela, nello spettro della nuova letizia. Ringrazia il Creato Anima tumultuosa e rigeneratrice, e non privarmi del fiato che in questo dono mi libera, dalle Catene della mia prigione. Il Sole che sorge ben più lieto sarà, se la spumeggiante Amicizia rincorrendo il vento, propizia arriverà in questa mia bella città. E nel mio cuor v' accolgo, tra i boschi adombrati ed una selva in festa, ancora il Diamante è nel sepolcro delle paure, ma non temete che Dio saprà quale ricompensa attende, chi patisce e mai quasi la Tregua chiama. In questo Mar silente, tra le luci che s' immergono in questa conca dalle mille estremità, mi sento l' Eremita della mia esistenza che cerca un Senso, nelle sponde del Cielo terso e gelido di rugiada, tra fusti d' alberi immobili che come lampioni folgorano d' Amore questa dannata sera. Ripenso quasi alla maggior età, ma che fuggiasca è stata tutta l' infanzia e l' adolescenza che a capofitto in questo Golfo cala, le braghe di tutta la sua Amarezza, così come un Calice sfioro all' adulta età e muto vado incredulo sulla spiaggia della Pietà e dell' Innocenza, ed il Battesimo voglio rinnovar che l' Intelletto d' amare, da Sacramento voglia farne parte. Ma rallegriamoci, tra il suon delle prudenti cicale e i tanto canterini grilli, invito a chi davvero a me tiene, sul Vascello d' una mente dove l' albero maestro oscilla tra l' Onestà e la Dignità, Regine a nessun valor soggette. Dolce notte, finalmente lacrima di gioia!
Id: 26873 Data: 13/08/2014 13:36:36
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Sacrificio per Dafne.
SACRIFICIO PER DAFNE. Notte che s' addormenta nelle fauci del tempo, e raccogli l' inesistente vento che s' addormenta nelle ossa, nella brezza della rovente canicola, rivedrò la splendente luna e rifletterò nell' immenso che non osa pensare al suo riflesso. Ingenua seduci, nel mar tuo bello la spumeggiante luce che danza tra cunicoli deserti, nelle ombre sfolgoranti del silenzio, e ti rivedrò perduta vampa del mio destino, e ciò che spero sia lampara per l' affamato porto. Cosa non vuoi da me perduta notte, perchè mi tormenti e non m' addormenti nella tua frescura, cosa brami nelle ante del tuo mistero? E misero appar pure colui che dorme, e si perde la tua dirompente chioma, le fauci con cui ammanetti ai polsi la bellezza, rischiari l' orrore con la luce delle stelle e fulmini i dirompenti tentacoli della cattiveria. Poesia che dalla notte esali linfa e consistenza, porta a galleggiar fluidamente la mia anima, fino alle soglie del cielo rendila imperturbabile e immergila nella fontana lavica, dell' orizzonte marino e inebriala del tuo amore ferito, vissuto col sangue, bagnato d' acre e campestre sudore del tanto amato sacrificio. Dafne abbandonati al mio amore, non scomparire immersa tra i rami sempre perduti della mia letizia, fuggi con me, rendi vita questa mia poesia e la mia stessa vita, in eterno nel mito saremo felici.
Id: 26848 Data: 11/08/2014 14:56:47
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A te, mio grande amico
A TE, MIO GRANDE AMICO. Dolce mio amico, sai come la solitudine imperversa sulla baia assetata dal latrare dei cani, come la notte sia costante per i briganti come noi dalla convulsa normalità, dall' apparire di questa società. D' affetto e stima l' alba nostra è tinta, rivedo le sfumature di questo chiarore nell' immensa nostra amicizia, tutto vissuto nell' autentico cielo impalpabile ma vero quello dell' eternità, trapunto d' intelletto finissimo. Il cielo terreno, anche per San Lorenzo è scarno d' intelletto e piange, soldato amabile di guerra mentre il nostro placido e fulgido traina il marinaio nella rotta che di sua vita, con speme alla Terra promessa crede. Come vorrei che la mia vita, non fosse un teatro senza luci persino d' intorno a mezzogiorno, come vorrei avere un amico come te che è linfa per il veleno acerbo e corteccia d' intelletto, della quale rimango perennemente senza fusto. Sol vorrei che insieme su uno scoglio, scrivessimo e vivessimo con umiltà e orgoglio, il nobile diamante di questa vita che dentro di sè ha in grembo l' uomo, peccato che del suo riflesso sopravvive e s' acceca, assetato solo di denaro. Emozionante e splendente la stima e l' affetto che intensamente nutri per me, stella eternamente luminosa d' intelletto, permetti che questo fantasma non sia sempre un' ombra in solitudine, nell' infimo calcare dell' indifferenza. Grazie di tutto, il tesoro che serbi dentro la tua anima è imperituro ed inespugnabile, mai nessun brigante potrà farne sfoggio, ed è dentro il sorriso il vero sapore dell' eternità.
Id: 26847 Data: 11/08/2014 14:46:43
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Luminosa notte bianca
LUMINOSA NOTTE BIANCA. Luminosa notte bianca scendi con le tue braccia più sinuose e belle, rendimi l' ombra spalancata sulle tue finestre, illuminami e inebriami di una notte fiocamente illuminata e senza fondo. All' orizzonte traspare il chiarore, che placido si discioglie nel mare ma senza fretta non dispera e non scompare, come una cascata si immerge nei diamanti di luce e seppur discende, muta nella caverna proietta l' ombra più profonda e controversa. Notte di insonni, che su balconi recitano preghiere accorate e inermi, perchè in queste murature di granito non proteggi e non rifletti sugli scogli l' ombra d' un' anima confusa, in baratri di luce? Spirali d' emozioni nell' infinito crepuscolo, parallela alla diagonale dell' amore il sole che non vuol smettere di pulsare vita e infinita vita, ed energia inesauribile e incontenibile in sfarzose e dorate cromature barocche, da sembrar Chiese millenarie. Ma se dal Baltico all' Africa centrale, all' America latina, India e Filippine s' estendesse il raggio di questa folgorante e nobile luce, forse amor non sembrerebbe dignitosa per ogni cor? E d' uguaglianza, il sole nè fa un tratto indiscutibile e incompromesso, che il mondo dovrebbe dirsi un autentico e semplice scrigno per tutti uguale d' emozioni.
Id: 26731 Data: 31/07/2014 11:50:17
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Un viaggio alla ricerca di me stesso.
UN VIAGGIO ALLA RICERCA DI ME STESSO. Dolce l' attesa dell' immenso, tra Terra e Cielo planare alla conquista dell' ebbrezza, vorrei come un gabbiano volteggiare nel vuoto, tra l' ossigeno e queste nubi che nel vivido blu si immergono, e si dissolvono senza senso. Le campane sbocciano in ogni dolore e nella bellezza, e quanta Nostalgia assale tutto il ricordo che traspare e rimane della fanciulezza non dico spensierata, ma serena, dove un gioco celava in sè tutto il godimento della soddisfazione. Nell' adolescenza, non basta più una foglia ma nemmeno il mondo intero sembra bastar per accogliere come Rifugio la propria Anima.. Questi son gli anni più belli, nel tormento d' ognuno e nell' Insoddisfazione perenne, dove perfino la Venere più bella diventa dubbio e difficoltà più assurda e acerba? Ma tra il sublime del Mediterraneo, tra spiagge e fondali immersi nella Bellezza più fulgida e cristallina, e le Alpi color zaffiro e argento mi diletto, alla sofferta e affannosa Ricerca di me stesso.
Id: 26579 Data: 19/07/2014 13:46:43
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Palestina e Israele, nel frastuono sanguinoso e sofferto
PALESTINA E ISRAELE, NEL FRASTUONO SANGUINOSO E SOFFERTO Sete e fame d' un' umanità intera e bisognosa, che nel frastuono si immerge lenta e afosa, non trovo parole ma ardo di fronte al negro fatto, in Palestina ed Israele l' arma tace, la collera sofferta e impietrita a macchie di sangue e la freddezza al volto pianse, e la contrita speme geme. Mi sento inadatto e incapace nel tendere l' amara tela, al tanto oscuro mare scusate; e inorridisco come l' odio trae in inganno l' acuta sete di giustizia, che sede d' inganno e di violenza diventa spietata balena marina, pianta che per amor di sangue non si congeda ma tratta e ritratta oscuri enigmi, con mobili sabbie sempre mute ed ostili. Ed io condanno la violenza, il sangue versato dei civili e dei vivi che insieme ai morti, come schede mute giacciono, mentre la dissenteria invade ogni cuore mutilato, dall' arma, dalla paura d' esser privato della propria anima. Infine dirò di creder, che anche codesta guerra dall' economia è sommossa, dai potenti sceicchi del denaro che mai capiranno la principale ragione di vivere: l' amore, che mai è una compravendita e mai in un contratto degenera!
Id: 26560 Data: 17/07/2014 23:42:47
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Immerso nello scoglio della propria anima.
Immerso nello scoglio della propria anima. Raggi di sole proiettano la mia anima, provo a spianarla, ad intravedere la luce e le ombre che la tormentano, per essere completamente me stesso seduto in uno scoglio di fronte al mare immenso, con le barcherelle remar nel cangiante e pescoso blu, nell' appiglio d' un tramonto che vuol dar all' umanità la vivida speranza d' una vita vera. Tutto appare striato e mutato, come una pozzanghera rispecchia il cielo folgorato e disincantato, di fronte alla verità che appare nullità celata nella propria intimità. Nessun aggettivo può connotare, la malinconia diffusa nelle sagome ed il freddo traspare, che la calura estiva pare una mera illusione all' integrità umana, che all' interessa mira la sua creatività. Io voglio immergermi nello specchio della mia e della nostra coscienza, e riconoscere ogni ramo di quell' alberello e discernerlo dal fertilizzante trapiantato nelle radici stanche, e svezzate dalla cattiveria. Voglio donargli amore, iniettandogli il vero antidoto bisognoso per ogni cuore, di fronte ad esso ogni farmaco appare timido e indifeso di fronte alle profonde cavità dell' animo umano.
Id: 26551 Data: 16/07/2014 18:54:28
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Nel giardino illuminato e mutilato della mia anima.
NEL GIARDINO ILLUMINATO E MUTILATO DELLA MIA ANIMA Diniego l' assoluto della stupidità, e rinnego l' insolenza della viltà e arroganza Umana che sol in talune persone affligge danno, povero Cristo in Croce a subir le loro plagerìe e sottili carezze, che in esse recano lo stesso veleno del serpente. Io non odio nessuno, e mal non voglio augurare nemmeno al cobra che per ignoranza soffoca tante prede inermi, d' un fauto infausto e vendicativo. Ma io voglio spalancare il Giardino della mia Anima, alla splendida e sinuosa Luce e voglio che l' Astro senta il mio lamento insieme al canto, e in sè farà suo l' immenso e mi vorrà al suo fianco Eterno, dolce luna accogli la mia anima nella dolcezza di fulgidi Angeli, teneri e amabili Cherubini che m' amano per la mia variegata e nuda Essenza. Ringrazio la Bellezza, la Natura e l' intero Creato per ciò che sono ed ogni giorno attingo e mai rinnegherò alcun dolore, in esso fondiamo e forgiamo la Perla affinchè diventi dolce Essenza della nostra Anima, nell' elaborata Vita radiosa e nel sarcofago dove la morte per tutti in esso si posa.
Id: 26510 Data: 14/07/2014 01:22:44
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Maestra di vita, la balbuzie
MAESTRA DI VITA, LA BALBUZIE. Difficoltà al rintocco, d' una lampara spenta ipnotizzata dall' anima, mentre la paura s' impossessa di me e le emozioni diventano succubi, alla presenza incondizionata dell' intoppo. Ma definisco maestra di vita la balbuzie, guerriera delle sue difficoltà che insegna l' invalicabile limite delle debolezze umane. Ed ha ragione un amico mio, a dir che con le parole tutto il dolore celo e imbocco, perchè m' affatico da inerme pastore esausto ad una maratona, quando la lingua s' inceppa par che l' olio non galoppi, ma su una poltrona segga a rimirar articoli su un giornale. La solitudine, l' indifferenza e l' incomprensione ammanettano il vero sapore della verità, che diventa proiezione del fastidio altrui, ma dalla viltà insegna la più vera onestà, il semplice sergente d' una vita in tempesta, e con una rotta sempre in cerca di conferma.
Id: 26499 Data: 13/07/2014 15:01:43
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Lontana, nell aureola del tuo musicale candore
LONTANA, NELL' AUREOLA DEL TUO MUSICALE CANDORE. Lontana, nell' aureola del tuo musicale candore, ti disperdi distante nell' immenso e dalla bellezza affogo la sofferenza d' una perdita infinita, la mia stessa felicità. Sogno dell' estate e d' un' esistenza intera, muta questa vita nella cascata delle tue eterne memorie, e suggella essa alla mia e in ogni istante, rendila complice d' un sol cuore e d' una sola mente, finchè t' avvolgerai nel flusso infinito del vento, frutto del silenzio del nostro scolpito amore. Infondi una carezza alla mia anima sopita, e avvolgimi nel caldo e dolce tuo di grembo, rendimi linfa delle tue sostanze, inebriami del respiro tuo e delle tue ossa rendimi parte inespugnabile, corteccia d' amore e corazza contro ogni tua ferita. Rendimi l' inno dei tuoi pensieri e finalmente trasformami in me stesso, senza paure e fraintendimenti, trasformami in un ragazzo non più incatenato e timoroso d' amare, perchè finalmente saprai capire ed ascoltare, nelle dolci coccole del mare.
Id: 26496 Data: 13/07/2014 12:27:28
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Io ed il pastore errante.
IO ED IL PASTORE ERRANTE. Dolce il lume della sera, che s' addormenta e s' avvicenda, nel vuoto e amaro che ogni evento della vita ci ha segnato. Sogna il pastore errante, e muto al corso vuol la stella Divina, quella polare, mi chiede dove deglutiscono la loro erba triturata, e dove prendono sonno insieme ad onta di serpenti, ma io ignorante non rispondo. Guardo la luna e dico soltanto, che l' esistenza mia e d' ogni essere vivente, finchè non trova la foce del suo corso è come quella luna bucherellata indifesa e inglobata da anticorpi, come un' estranea. E lui stupito, con aria sovrana da rimprovero dicendomi così m' arrovella l' anima: ' Ma per quella dannata paura, forse rinunciasti, a scalare le tanto belle Alpi, e di vertigini fossi preda, come la gazzella nelle zanne del leon?' Io m' allontanai per pensare, e piansi tanto temendo che di ragione ne avesse più di un miliardo, ma io non trovando una risposta, lascio a voi sapienti e umili lettori di risolver la sua questione, per la mia vita ancor beffardo inganno.
Id: 26486 Data: 12/07/2014 16:07:39
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Libero gabbiano, su questo nudo cielo
LIBERO GABBIANO, SU QUESTO NUDO CIELO. Sgorga dal cuore mio, la mia poesia ribelle e rendimi libero di fronte alle subite angosce, trasformami in libero gabbiano per volare su questo nudo cielo. Infondi semplicità e candore, ad ogni turbolenza d' un impetuoso fiume, e sfoltisci il labirinto del mio contrito ma speranzoso cuore. Fai sii che l' amore sia sorgente viva alla mia vita, che mai s' esaurisca di fronte alla fitta coltre di nebbia, rendimi prezioso pozzo di nobili emozioni e sentimenti. La libertà d' ognuno, in realtà è tirannia della propria mente che per non errare si difende, e per vivere si getta a capofitto in un dirupo. Scioglimi in questa notte, disperdimi nel tuo manto celeste, non mi lasciare perduto amore della mia esistenza, non ti perdonerò!
Id: 26485 Data: 12/07/2014 15:34:27
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