tutto accresce il silenzio, anche l'eco
dei motori sulla strada lontana,
persa strada di fatiche e ritorni.
l'estate ha fatto passi da gigante
nella città deserta, in un giorno
appena. tutto è rimandato, tutto
è sospeso. restano poche anime
poche a guardia del quotidiano:
ritrovarle è una epifania
«ti ricordi quando respiravamo
il mare come aria?» dice assorto,
con quello sguardo azzurro di fondale
«ricordo, sì, ma tu non c'eri.» passa
così un altro giorno, sotto il cielo
confuso di nuvole, con l'afa che
abbruma i contorni. «torno domani,
forse ci sarai.» «non c'è domani, solo
c'è l'adesso,» rispondo all'unisono
con i gabbiani cittadini, mostri
mutanti dalla vasta distesa alle
discariche, in un solo colpo d'ali.
* prove di endecasillabo "sublime ed eloquente" (i suoi, non i miei) in omaggio a Mario Luzi nell'anno centenario della sua nascita
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