UN VIAGGIO ALLA RICERCA DI ME STESSO.
Dolce l' attesa dell' immenso,
tra Terra e Cielo
planare alla conquista
dell' ebbrezza,
vorrei come un gabbiano
volteggiare nel vuoto,
tra l' ossigeno e queste nubi
che nel vivido blu si immergono,
e si dissolvono senza senso.
Le campane sbocciano
in ogni dolore e nella bellezza,
e quanta Nostalgia assale
tutto il ricordo che traspare e rimane
della fanciulezza non dico spensierata,
ma serena,
dove un gioco celava in sè
tutto il godimento della soddisfazione.
Nell' adolescenza,
non basta più una foglia
ma nemmeno il mondo intero
sembra bastar
per accogliere come Rifugio
la propria Anima..
Questi son gli anni più belli,
nel tormento d' ognuno
e nell' Insoddisfazione perenne,
dove perfino la Venere più bella
diventa dubbio e difficoltà
più assurda e acerba?
Ma tra il sublime del Mediterraneo,
tra spiagge e fondali immersi
nella Bellezza più fulgida e cristallina,
e le Alpi color zaffiro e argento
mi diletto,
alla sofferta e affannosa
Ricerca di me stesso.
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