Immerso nello scoglio della propria anima.
Raggi di sole proiettano
la mia anima,
provo a spianarla,
ad intravedere la luce
e le ombre che la tormentano,
per essere completamente me stesso
seduto in uno scoglio
di fronte al mare immenso,
con le barcherelle remar
nel cangiante e pescoso blu,
nell' appiglio d' un tramonto
che vuol dar all' umanità
la vivida speranza d' una vita vera.
Tutto appare striato e mutato,
come una pozzanghera
rispecchia il cielo folgorato
e disincantato,
di fronte alla verità
che appare nullità
celata nella propria intimità.
Nessun aggettivo
può connotare,
la malinconia diffusa
nelle sagome
ed il freddo traspare,
che la calura estiva pare
una mera illusione
all' integrità umana,
che all' interessa mira
la sua creatività.
Io voglio immergermi
nello specchio della mia
e della nostra coscienza,
e riconoscere ogni ramo
di quell' alberello
e discernerlo dal fertilizzante
trapiantato nelle radici stanche,
e svezzate dalla cattiveria.
Voglio donargli amore,
iniettandogli il vero antidoto
bisognoso per ogni cuore,
di fronte ad esso ogni farmaco
appare timido e indifeso
di fronte alle profonde cavità
dell' animo umano.
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