Pubblicato il 06/11/2010 18:56:51
I Classici Cantores recitarono all’unisono: ὃ δὲ κεκλήγων ἕπετ' αἰεὶ Ἀτρεΐδης. Hanno un nome, gli interpreti dell’omaggio ai grandi di Chio, in questo caso Omero dell’Iliade. Il Cinque Novembre 2010 si è spalancata un’altra porta Genovese, questa volta a Palazzo Grimaldi. L’intervento congiunto è stato della Pro Loco del Centro Storico e del Circolo Culturale Cycnus. Il pubblico si è collocato lungo la scala. Il coro è disposto sul ballatoio, protetto da pregevole balaustra. Dalla soprastante finestra, Roberto Tomaello ha declamato i versi del caso. L’accompagnamento musicale è stato a cura del Professore Del Ponte. I suoni, però, erano tutti del Coro che si è cimentato nel bellicoso tema. I muri contennero il tutto, nella cromatica successione del bianco e del grigio orizzontale Gotico locale. Toni degni di una grande epopea più che di una complessa guerra intorno alla Città. I personaggi sono innumeri, con ragione di esservi, gli dei sono coinvolti ora commisti ai mortali ora tra di loro sull’Olimpo. Gli interpreti dovettero usare tutta la voce, e questo ci ha ricordato chi sono. Il Commonwealth Acheo si era mobilitato e aveva chiamato alle armi i suoi re ragazzini. Erano proprio dei giovanotti, Agamennone and Companies. Antimaco ha due figliuoli guerrieri, Pisandro e Ippòloco, schierati con i Teucri in combattimento. Abbiamo ripreso il dizionario e provato a tradurre le parole in Greco d’inizio articolo: ‘Lanciato il grido di battaglia, l’Atride mano mano cercava di afferrare’. Cercando, Agamennone si ritrova prigionieri i due suddetti fratelli. Essi si raccomandano al sovrano Acheo, in nome del loro padre: ci sarà un riscatto, sia risparmiata loro la vita. Il sire d’eroi non ci sta: a suo tempo, Antimaco rifiutò le proposte di Menelao e Odisseo ambasciatori di pacifica soluzione: anzi, voleva giustiziare i diplomatici tout court. Ora, il coordinatore Danao passa per le armi la prole del nobile Teucro. Era proprio un ragazzo terribile, il re di Argo e Micene. Gli passerà, quando tornerà a casa. Uno che non se la passa bene è il leader dei Mirmidoni, Achille in persona. Agamennone si è preso anche Briseide, alla quale il Pelide non è che non fosse affezionato. Le ragazze dell’Iliade sono proprio importanti. Criseide deve essere restituita per evitare la peste. Andromaca spiega bene a Ettore che c’è tanto da fare nel campo familiare oltre che in quello militare. A sentire Pindaro, Cassandra spiega il resto e potevano stare a sentirla, che non era neppure noiosa. Salutiamo anche le Achaean Girls: sono rimaste a casa, ma si vedranno in futuro.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Giuseppe Paolo Mazzarello, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|