Pubblicato il 24/06/2014 20:37:17
Verso dimore silenti il passo sordo di pioggia letei prati imbevuti di quel sonno che temiamo pallido mio compagno le mani strette in nodi di arazzo preci strette e fitte come silente nebbia che fila la Parca muta e indomita passiamo oltre le ceneri vuote di fanciulli sospese le allegre risa in lugubre planctus di letei migratori sopra lo specchio dell'anima grigia placida dorme il respiro eterno di sonno lì perduto di biancheossa la nostra remota casa affretta il passo amico mio ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ * Un commento-prosieguo ideale a 《Verso silenti dimore eterne》 di Paolo Melandri.
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