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questa sera
le rondini corrono nel cielo veloci sparse come biglie ora formiche nell'aria fredda il cielo respira sfebbrato la strada si anima odori è la pioggia le stelle si accendono come ceri i fili piangono stanchi un tremore l'aria sussurra tra i denti fitti delle persiane mormora di grilli la febbre che sale e la casa che non dorme si spera di farlo accucciati sul pavimento come i panni del giorno dimenticati si spengono le luci le rondini stridono pattinano nel cielo questa sera
Id: 59464 Data: 14/07/2020 22:07:05
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Le donne forti
le donne forti corrono si rompono le gambe e si rialzano col cuore in pezzi nessuno spiega come si rammendano i tagli o si spurga il veleno di giorni di allegra ubriachezza stanno sole il tempo di una bottiglia una panchina per raccogliere i cocci e poi ci si rialza pronte a correre
Id: 53333 Data: 07/05/2019 20:30:11
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Achab, forse noi...
Achab, forse noi possiamo parlarne qui su nuda pietra dove sbatte l'onda e il muschio umido parla per la pelle che trema forse è che mi manchi come il sale sui tagli al sole e la febbre del mare lontano quando gli affari portano nell'entroterra quelle notti Achab ti penso e tutto va fuori rotta il cuore i battiti il sangue e l'orgoglio di balena bianca tu poi le tue mani nodose strette come gomene e gli urli e i gemiti perdo perdo la rotta dei sensi e semplicemente non so dire dove inizia il cielo il mareterra ho solo il sangue che romba nelle vene azzurre del mare secco e aspetto come code spente di accendermi nel mare di te arpionare con i denti il ferro dei tuoi occhi baciare amare l'ebano maledetto della tua pelle e vedere l'avorio dei tuoi occhi quando le labbra spingono a sud è la rotta imprevista di questi sensi Achab forse noi...
Id: 53332 Data: 07/05/2019 20:04:51
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Le donne antiche
le donne antiche sanno il rumore del mare e il pianto dei sassi sanno il sussurro delle stelle e le gocce che cadono sui petali di rose le donne antiche stendono veli nei giardini proteggono corolle del cuore a bagno nel liquido dei pensieri remoti cantono tessono pianti senza rumore e brillano di gioia gli occhi alla luce del mattino danzano danzano sull'orlo del pozzo dei desideri un canto odono quello dell'adesso e di ora onorano di presagi il custode del castello poeta di sassi antichi e preghiere sul mare lui racconta e annoda desideri e fili di una storia che se si avvera è vera se non accade è storia da rivendicare lì sul pozzo a reclamare con il cuore in mano il desiderio e con il canto delle donne antiche a fior di pianto e labbra
Id: 53097 Data: 18/04/2019 15:10:35
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Buonanotte, Giacomo
Giacomo, che cosa fai? dove guardi, oltre queste coltri inamidate? le mani benedette giunte in un canto di silenzio le ombre disegnano lunghe le parole e la luna fila e fonde il cielo di preghiere morte nella febbre Dove guardi? oltre quella siepe che lo sguardo non tocca? oltre spettrali ginestre, oltre deserti di fredda sabbia dove il vento notturno erra e lamenta il vuoto del cielo del Caucaso. Lo senti? i tuoi occhi spenti lo sentono arriva quell'onda che ti travolge il capo è l'abbraccio del sonno agitato tra le tue coperte. Che nome ha la tua insonnia, Giacomo? un nome saliva tra le ciglia umide di pianto no, è la febbre che consuma la candela di questa notte a metà primavera e inverno. gela il cuore, mormori no, è solo un altro sogno Giacomo, buonanotte.
Id: 52927 Data: 05/04/2019 00:04:14
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Ho sonno
accendo il letto di silenzio il vuoto di una piuma schiacciata la pelle è così tesa che duole al tremito del sonno è ingiusto soffrire così di un calore spento sotto le coperte che avvolgono noi stessi nella solitudine il cuscino scomodo come l'urgenza di un desidero in cui annegare il dolore fa male fa male fa male dormire così con il fianco vuoto la mano secca di pianto spegni la luce su questi occhi arriva il sonno
Id: 52926 Data: 04/04/2019 23:35:06
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Cuore sbucciato
– Dimmi che sapore ha un cuore sbucciato? – Di sale di sangue e di metallo con cui scuoi fino al midollo il frutto un cuore, un pugno bagnato e i semi che cadono a terra il cuore sbucciato è fresco come una ferita all'aria sanguedolce che chiama mosche nere a sciami nell'aria esposto come un ex-voto per non soffrire più soffrendo e si continua a offrire nell'ingenuità di tornare a correre con ginocchia slegate e scarpe sfondate un cuore sbucciato che sa di sale e arancia sui tagli delle labbra al vento quando non c'è mano che consola le guance spente di pianto il cuore sbucciato che continua a fare male quando dovrei fuggire tra i tronchi lontano dalla gioia a sciami di chi è al sole e spiare da lontano ciò di cui si ha paura e desiderio una mano sul cuore sbucciato.
Id: 52909 Data: 03/04/2019 12:58:17
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I fiori di milano
mi porterò nel cuore i fiori di milano tra le crepe del dolore in silenzio nei cortili nella pelle fioriscono glicini e camelie fioriscono le viole ai piedi di case distrutte - è la meraviglia di milano in primavera - è tutto limpido oggi nel sole che raffredda i timori non è il caso di dirsi addio oggi un giorno così terso come mai prima le parole piovono a grappoli la voce si spezza in lacrime e in un sorriso tra le vedovelle in piazze nascoste vado lì, con gli occhi fissi e quelle strade percorse sanno di un tempo vivo dentro quando la distanza scorre e si accende in una sigaretta raccontata e un addio e un rivedersi quando quando il vento del cuore soffierà a nord siete tutti nel mio cuore come i fiori di Milano.
Id: 52825 Data: 27/03/2019 14:12:30
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È qui
è qui dove si incontrano le nostre mani dove il verde è palpitante di luce e scorrono vene azzurre di acqua e aria abbine cura come un soffio su una goccia di pioggia abbine cura come il fremito delle foglie al vento è qui che tutto rinasce e muore e si disperde nell'aria è qui che convergono le nostre mani
Id: 52803 Data: 26/03/2019 09:40:13
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Il mare in gabbia
il mare in gabbia il vento soffia tra le vele del cuore teso al sole i tetti dormono sotto i raggi le tegole respirano di primavera e sale dove sono i marinai le tele da tessere e le nasse da lanciare al volo odoro il colore di acque lontane di questo cuore in gabbia che si solleva al vento aquilone austro euro i vicoli del cuore orientati in questo sole e il vento che dorme tra le mie ciglia sognanti sono tornata a casa
Id: 52778 Data: 24/03/2019 18:33:53
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Costantino CCCXII
dio dorme dentro di te bambino in nidi di lana e ciuffi di nuvole sbuffa e sussulta al tuo respiro come se fosse te cerchi il filo della paura nelle ombre del cielo sui tuoi piedi insegui la coda del vento per scoprire il favore del sole e degli astri e dalle fronti mute di uomini aspetti un segno divino dio dorme dentro di te sussulta trema e urla come se fosse te la tua angoscia, gioia anima i suoi occhi e gli impeti di terrore divino è il re dei re ai piedi del monte, del cielo e della terra riflessa in specchi di pioggia e spruzzi di mare re delle terre e degli uomini gli aruspici tacciono in ombre di cortili il labaro trema al respiro del vento imperatore, dov’è dio? dorme dentro di te, come un bambino.
Id: 49607 Data: 06/07/2018 08:25:54
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Madre?
madre? è sacro il sudore della fronte che danza tra le ciglia ed esplode in grida di gioia furia estasi tra gambe bagnate è sacro il dito che tocca la rosa carnea dell'anima l'acqua di vita che rompe tra cosce ginocchia esauste e i piedi nella terra madre è sacro l'albero? a cui versiamo sangue libagioni promesse di paura e rinascita per la terra esausta sono sacri gli altari dei nostri corpi che offriamo alla danza della notte della cenere e della carne che rinasce a ogni grido di furia piacere e dolore. è sacra, madre?
Id: 49390 Data: 21/06/2018 18:14:32
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Da Helen a Jane
sono con te tra l'erica nel vento verde tra i rami negli spifferi gelidi sono in te nel riflesso dell'acqua nel buio delle lavagne nei verbi francesi écrire sourire souffrir
mi perderai come il vento l'odore del sale lontano il ronzio d'api l'inverno e la pioggia sui libri sulle ginocchia crederai che è stato l'inverno a fiorire tra le crepe e il muschio a inondare le pietre lì, nei boschi dove il tifo non c'è penserai è passato tanto tempo è stato solo un soffio ti dirò mentre chiudi gli occhi.
Id: 44683 Data: 19/10/2017 12:12:44
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Dicono che scrivere
– Dicono, la scrittura impratichisca l'anima. Copia, copia figlio mio di lettera in lettera per penetrare il succo della vita – La Bibbia, padre… – L'hanno soffiata gli angeli, sullo stilo degli Anziani, lì sul monte che arde piovono scritture d'inchiostro sulle rocce sui tetti sulle pelli a conciare mari di bistro e porpora lavano gli scogli di Pergamo – padre, scrivere è vivere La notte spegne il sogno le parole scorrono veloci come scintille nella fucina del fabbro e io muoio, perché non scrivo.
Id: 44225 Data: 15/09/2017 14:45:44
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Procellaria
Il sole non spegnerà la tregua dei giorni caccerà di crepa in crepa i segreti di un piccolo cuore di tenebra. Una spola nera, un tizzone rimbalza di ondainonda insegue le bianche spume del mare. È la procellaria. è timida nasconde il cuore all'ombra di ali neronotte
Si dice, il sole geloso le abbia bruciato la livrea bianca come le onde su cui vola. Bella, più bella di lei La cugina bianca,
Pagodroma nivea – lei di segreti, non ne ha per il sole. La grazia tra le due è abissale come il giorno e la notte sulle loro piume arruffate Neve e sale bianca spuma di oceano L'inverno stride
le corde della lontananza. Un nido a cui tornare non c'è – Dove si va?
A largo, a fondo, tra i flutti neronotte come le ali della procellaria timida.
Id: 44160 Data: 11/09/2017 14:31:24
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Se me lo chiedi
Se me lo chiedi – anneghi? sprofondo tra ossa catrame e pietre che ci siamo lanciati in questa lotta di trincea scavata nel cuore Se me lo chiedi – fa male? la lama affonda doppia in me e te. Il sole brucia gli occhi il sale spegne il fuoco sulle labbra di sete resina bende sulle ferite pietose cicale muoiono nel silenzio di questa invincibile estate i monti sanguinano di me e te delle parole e delle promesse gettate La luce rovina tra i crepacci che cosa resta del cuore? Un vuoto rottame di paure sonore Tutto riverbera nel mare del dolore se me lo chiedi – chi sei? non ti rispondo un eco nelle rocce il silenzio di un sonno in cima tra le vette assolate di queste isole sole come i miei occhi. Roque Nublo, Tejeda, Gran Canaria
Id: 44073 Data: 05/09/2017 15:52:35
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Blu di Creta
Blu di Creta perdersi nel blu tropicale in quello profondo cretese di turchesi impressi nella roccia il vento delle cicade scuote antiche vele asciutte al sole delle ere che furono e che sono nelle orme nuove il vuoto della meraviglia di antichi palazzi in rovina all'ombra di pini fragranti di resina e miele rakì e mezes per la festa di palazzo giallaenera la danza delle vespe tra corni infiorati e bovi dalla candida pelle corpi rossi lucidi, chiome neropece grondano di olio e gigli di mare costellano gli angoli dimenticati nella camera della regina Cnosso, no, Phaistos, la rovina delle rovine più belle la danza si spegne un ronzio lieve di origano e miele mare bianco.
Id: 43739 Data: 07/08/2017 10:11:21
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La dea del cielo
«Ominous» ti divora con gli occhi la lingua di lavasangue feroce tigre di luce e tenebra pellelacca amara gocce di liquido piovono sulle labbra insanguinate è il sacrificio degli dei in cima vertigine di ascensione e il vento feroce ti strappa la pelle prima che gli occhi feroce sorride bianchezanne acciaio olio di ingranacci stacca un braccio, ne scricchiolano altri tre pendagli di teschi corone di rose e un brivido di vertebra in vertebra la punta del kriss si ferma quarto spazio intercostale Spalanca la bocca un grido e spinge la carne nel ferro ossa sangue gorgoglia e stilla quattro braccia che si chiudono e sollevano il sacrificio alla notte.
Id: 41746 Data: 28/02/2017 18:10:54
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Gli uccelli
La morte che imita tragica lo stridio di uccelli un respiro appannato su specchi. È l'alba di un sogno morte sterile, imita il sonno da cui non risorge più. Si dondola tra giunchi e limo bianchi vapori – ciò che tocca ammutolisce. Si cava gli occhi per non vedere aguzza le dita e tocca ora una guancia, ora un cuore ora una penna. Ma gli uccelli, no Volano alti sui vapori di zolfo del suo giardino morto. La morte piange
Id: 41705 Data: 26/02/2017 23:06:25
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Dust Bowl
Dust Bowl, Pan Handle, Texas
sabbia per cena
rabbia a colazione e cenere
tanta cenere che piove
dagli occhi nelle ciglia,
tra le pieghe di lenzuola bucate
due occhi bianchi e grandi
come la polvere che
danza e si solleva
come il petto che respira
di notte
sul materasso
i bambini dormono stretti
fasci di sterpi asciutte
come la bocca
che non sa dire
pregare e amare
un pugno di niente
e polvere
mosche, quelle morte
in un barattolo vuoto
di latta è il mio cuore
il tuo di piombo crivellato
piegato sulla staccionata
polvere e niente
cresce odio rabbia
sulla terra
i piedi grattano graffiano
l'aria
non c'è niente da dire
andare
prepara i bagagli
sveglia i bambini
– si sono sfasciati
le loro ossa rotolano viaggiano
i loro cuori tra spine di rotolacampo
rotolano rotolano
rombano
motori di tempesta
il vento sibila
come l'odio nei tuoi occhi silenziosi
prega, chiudi le finestre
chiudi il tuo cuore,
la tempesta sta arrivando.
Id: 41663 Data: 23/02/2017 17:09:56
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Prairies, grande pianura
Grandi pianure dell'Ovest
è il canto del buffalo, sulla pelle del caribù
e l'aquila e il lupo e il puma danzano
danzano in cerchio
il mio tepee batte d'un cuoretamburo
di stelle e nero come le braci
delle tue trecce nerocorvo
dormi tra pellinido di sogni
la ragnatela appesa al vento
e soffia soffia vento dell'ovest
portami via il sangue dalle vene
di questa terra
sento il silenzio nelle ossa
danzano danzano gli antenati
si perdono a perdifiato
dove l'acqua sfiora il vento
vento
vento dell'ovest
spegni la mia febbre
di queste grandi praterie
dormi dormi
sogni di ragno
lupo buffalo danzano
sul cranio dell'uomo bianco
Id: 41659 Data: 23/02/2017 14:58:07
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Almare
Posso andare via. Lasciare tutto e tutti e tornare lì da dove vengo… Sì, sì. Fallo, il mare è lì vicino
una pallida gioia di marevicino lontano tra moti ondosi del vento a vedetta punge un odore saleamaro di casa viva, è viva la sabbia dolce goccia tra le dita frenesia di correre via via dalla terraferma e saltare di onda in onda fino a dove il mare sfinisce la testa crespa tra cespugli spinosi di sfrontate scogliere siamo lì tra i nidi di rocce al mare.
Id: 41501 Data: 13/02/2017 13:13:41
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Canto damore di un redattore
«In memoria di un redattore
che visse amaro
– senza arte né parte –
per un sogno.
Mai amore altro ebbe in vita sua
se non far libri con il quore.»
Curioso epitaffio rinvenuto un dì novembrino,
tra muscose felci, su una lapide della città di Y il cielo su di noi, blu royal e nuvole bianche bianche come correttore liquido in rilievo come i graffi di matita su carta porosa è la tua pelle
d'amore è il canto del redattore alla sua bella bozza di nero profondo le parole che vorrei dirti nell'anima, chiusa in una gabbia di testo invisibile e gli occhi tuoi che respirano in accapi forzati come baffi di lapis rossoblù allegri sbuffi di carnevale una sarabanda di correzioni in quelle notte in bianco e nero e bicchieri di caffè corretto senza sambuca e tu ci sei ancora mi sporchi le dita di toner la febbre azzurra delle cianografiche che lasciano senza fiato e senza rimandi a piè di pagina nelle notti senza letto il ticchiettio di tasti ronzio elettrico il respiro viscoso d'inchiostro tra le dita mentre ti smembro in un sacrificio d'amore una passione che vola in un giro di bozze roulette e tango spento come le cicche in posaceneri cari come la fatica di un lavoro che non paga se non per amaro amore del lavoro di redattore.
Id: 40137 Data: 06/11/2016 20:35:29
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Annegherò
annegherò, annegherai, annegheremo ci prenderemo ci lasceremo andare e perdere in quel paese dove sovente ti mando tra riso e pianto amaro d'amore annegherò questo rossore soffuso in vincaffè annacquato da giorni intensi tra un colpo di lima e carezza di sciabola guancia a guancia in un tango mortale di noia annegherò, annegherai, annegheremo e non ci diremo più t'amo et'odio di quell'amor furioso che fa vagare per lande e boschi nudi col cuore vestito di spine annegherai tra ricordi dolceamari di ansia torpore e tormento del tempo morto ravvivato tra scintille allegre d'un fuoco spento annegherò, annegherai, annegheremo ci pentiremo, annoderemo promesse al dito rotto, tra singhiozzi di fontanili lacrime spente di semafori e passi strisciati su asfalto sbavato di pioggia è una promessa annegheremo in tutto questo amore amaro annegherò, annegherai, annegheremo.
Id: 39977 Data: 27/10/2016 09:48:19
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Achab
Achab mi ha strappato dalla mia casa stridore di denti mascella biancoluce sale negli occhi Salpiamo, dicembre pieno come l'acqua nei polmoni di Stubb Queequeeg, il suo nome perso tra grida di gabbiani - Il rampone! Il suo rampone- Denti di Narvalo ci crocifiggono sole negli occhi marea senza requie salpammo quel giorno lontano senza sabbia nelle tasche stufato di telline, la chiglia incatramata lontani troppo lontani dall'occhio severo di Bildad troppo lontani dai limiti della follia sotto costa sotto l'ombra della morte navighiamo bianca pancia profonda che ci inghiotte in un ultimo sorso di grog brindai alla vendetta di Achab ora muoio lento leggero, pancinsù occhi al cielo Nulla di nuovo sotto il sole, Signore. Sotto di me l'abisso bianco di Moby Dick.
Id: 38770 Data: 23/07/2016 20:56:53
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Lot
La frenesia della sabbia sotto i piedi tra i capelli le pieghe delle dita serrate L'infinito striscia sulla salsedine bianca rovente come luce che acceca gli occhi e li svuota come statue di sale e brina bianca lucida e cristallina come la morte che ti attraversa un respiro un battito di ciglia e via un ronzio di api il vento che non soffia e tutto è fermo una frenesia immobile il mare calmo fai in tempo a capirlo che tutto è finito. di già.
Id: 37739 Data: 12/05/2016 16:56:33
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Upupa
– quando vedrai un'upupa penserai a me –
me lo dicesti nel sole fugace del crepuscolo
guidando tra le ombre di fitti aranceti
un'ombra volò sul parabrezza
la seguii troppo tardi
con la coda dell'occhio
dal finestrino appannato della mia infanzia
si fece buio tutto d'un tratto
tu guidavi
al posto tuo, il sedile vuoto.
Non c'eri più
e l'auto guidava sola
portandomi verso la sera,
in un battito d'ali nel buio
cupo degli aranceti.
Id: 35377 Data: 14/12/2015 15:48:04
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Abissale
tutto vicino al mare si colora di acqua e d'azzurro tutto diventa lontano sottile calmo come la pace nel fondale l'aria diventa sottile evapora e tutto si allunga all'orizzonte lontano e vicino negli occhi siamo navigatori persi tra le onde, aggrappati a una cima ancorata lì dove osa andare la mente
è lì dove tutto affoga piano tutto nel mare vicino al cuore in profondità
Id: 32666 Data: 25/05/2015 15:08:38
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Vento di maggio
Le rose resistono al vento Tremano di freddo Si spogliano Inodori di pelle Bruciata dal sole Pregano: 《La corolla, no. Lascia due petali, Vento, Per coprire le nuditá del nostro cuore》.
Id: 32475 Data: 15/05/2015 06:54:12
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verso Pavia
viaggiamo stretti nella nebbia del giorno che riposa molle sui campi il nastro rosso scorre silenzioso come acciaio nella carne a fior di labbra un dolore il sole nascente gocce rosa poi gialle e poi rosse sparse sul respiro della terra che dorme viaggiamo
Id: 30506 Data: 13/02/2015 07:34:11
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Il vino della solitudine (cit.)
Il vino della solitudine bevuto a piccoli sorsi, gentile Irene gustato appena come un ricordo sbavato e dimenticato ai lati delle labbra il fiele dulcamaro dell'inchiostro la laboriosità delle ore di scrittura nel mezzo del travaglio quotidiano. A piccoli sorsi, Irene. Adagio.
Id: 29844 Data: 15/01/2015 14:00:19
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The Red-room
The Red chamber it's raining outside, Jane by the time you get used to you won't notice it seems nice seems pearly like as melted drops into the glasshour seems to be happy and nice too steep in the dim softly it's snowing, Jane a frozen nightingale brined sweetbriars everything seems asleep hush, little Jane dusk is rising Hush
Id: 29042 Data: 28/11/2014 17:34:47
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Ridi, che è meglio
ridi che è meglio perché sbagliando s'impara disse il capocomico al novellino bada che il cerone si toglie con manica di stracci lesto asciuga che si va in scena ridi che è meglio che di diman non c'è certezza disse l'oste assiso dall'alto della sua saggezza spillata in birra bada che non si versi lesto bevi che è tempo di andare ridi che è meglio la gioia è balsamo per le ossa disse il pastore all'anima in pena orsù, su con l'animo confida nel Signore che è tempo di vivere ridi che è meglio peggio di così non può andare disse il soldato al commilitone sotto una gragnuola di proiettili guardati sempre le spalle veloce, spara che è tempo di combattere
Id: 28981 Data: 26/11/2014 13:03:35
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Petali di pietra - #ViolenceAgainstWomen #orangeurhood
petali di pietra La faccia della violenza è donna sbranata dall'acido bellezza che gocciola via carne e sangue fiocchi di neve su labbra zitte.
| Slapping stony petals Violence has it's own face is a woman chewed up by acid beauty drained in drops Silence is the Sound of violence Break it and speak up Say No Unite #orangeurhood |
Id: 28953 Data: 25/11/2014 15:08:54
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Diavoli nel Parnasso
Diavoli nel Parnasso Malraux e Giradoux
grandi amici di champagne e cipria
tra le campagne increspate di Iris ad Arles
- che bella gita, amico mio hai saputo di Gide?
-no, cosa ne avvenne?
- è caduto in una spirale á la Goulue tra pizzi e crinolina sapessi
Parole croccanti di baguette
È la merena nel bosco, amico mio
Piccole briciole in francesitá di penna.
Id: 28754 Data: 17/11/2014 19:53:54
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È l’odore
Prima c’è stupore con cui si guarda a queste cose, poi subentra il dubbio, il sottile freddo. Mi odoro le mani, sento l’odore erbaceo e mi sento a casa Tra gli aranceti Protetta dal buio della città Custodita da piccole sfere di luce profumata e morbida Come l’erba bagnata nella pioggia di novembre Si prepara ad esplodere tutto In fiori bianchi di sposa a coriandoli E verde tumido che sboccia Come l’alba tra nubi sulfuree Una goccia gialla e poi Arancio Sempre più intenso La più audace arriva al rosso E si ferma come una mano Che non deve salire oltre L’orlo della gonna E pende da un ramo Come un sorriso Perso e imbarazzato È casa Casa mia Lì in quel Giardino chiuso Nei miei occhi
Id: 28595 Data: 11/11/2014 11:43:00
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Profondità
Se all'osso togli l'essenziale cosa più resta? la bella assenza dei tuoi occhi le concave chiglie mute del mare silente nei tenui fondali amaranto blu della sera inversa sul ventre argenteo dell'onda è vedere tutto sommersi nel pieno silenzio tra mute sirene e pensosi nautili nrel vetro di madrepore brillare un respiro e non emergere ancora cullati nel buio delle profondità
Id: 28513 Data: 07/11/2014 19:19:55
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Rêverie
quando piegavo il mondo con una parola e un respiro e si animavano i mari si perdevano nubi all'orizzonte e correvano correvano le speranze di un giorno una vita era il tempo di creare e danzare sulle punte del caos al vibrare di ali tenui e nere al calare della sera sulle gocce tra le foglie tra i capelli e gli occhi all'orlo dell'abisso gorgogliante di spume e schiume misteriose negli antri reconditi della profondità e ci si perdeva su un granello al vento tra la sabbia spenta al sole di mezzogiorno morbido come le nuvole che mi scorrono sotto gli occhi e nelle vene me lo ricordo quando
Id: 28466 Data: 05/11/2014 14:07:59
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Ti ho mangiato il cuore
ho mangiato il cuore di Mozart a morsi a fondo nel liquore vibrante della sua musica abbandonati nel languore di tiepidi salotti viennesi di opulento rosso velluto di labbra lingue trillanti di voci canore ti ho mangiato l'anima Mozart spesso e lentamente mi perdo tra le note amare di marzapane del tuo volto un altro giro di corda e musica!
Id: 28422 Data: 03/11/2014 17:47:27
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Mi spiegherai
se la vita è un percorso alla morte perchè non cerco la tua mano? incontenibile il dolore di essere solo e arrivarci cercare un debole compagno di viaggio il tuo sorriso di indecifrabile serenitá i miei capelli al vento sparsi in gorghi e tristezza di dire non c'è nessuno che mi accompagni per sempre che mi leghi forte in un abbraccio di madre e sentirsi protetti in un nido di cuore
Id: 28300 Data: 29/10/2014 01:34:43
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Di nuvole
Ho voglia di stare sopra le nuvole oltre l e regole Sedermi e dissolvermi N e l l ' A R I A tra concetti acquei e architetture di luce Rifratte nei colori timidi della s e r a e svegliarmi sull'orlo d'oro di ali d'aquila al SOle tra voglia di stare senza niente a d d osso Pelle di aria Respiro di nuvola
Id: 28272 Data: 27/10/2014 18:22:18
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Le opinioni del passeggero
le opinioni del passeggero espresse con discrezione tra tragicità comica e tristezza reale protagonisti non assunti
tenuti a recitare il copione schermiti da maschere di ruolo -è il lavoro della vita Essere fare e dare senza ricevere Ci insegnate simpaticamente la nuova economia generosità 2.0 -Camperete imparando ma, signori miei le scorte di conoscenze non sfamano.
Id: 27866 Data: 07/10/2014 16:51:09
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Il dizionario
Il dizionario atlante di parole un lago bianco di isole nere abitate da tribù di significati con accenti di passioni fiere e forti ~con lance e dardi| sensibili spiriti linguistici - Partiamo, caro Alla scoperta di questi mondi Atlanti di conoscenza e bozze le carte nautiche del nostro viaggio Alla deriva tra flutti tempestosi di un demiurgo scrittore
Id: 27846 Data: 06/10/2014 17:36:51
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sono gnorante
sono 'gnorante chi ti tratta con sufficienza, si stima da sé sufficiente. chi ti guarda da sott'insù, ha gli occhi nelle terga. chi si da arie, ha il cervello soffocato. c'è tanto da imparare, figlia cara. siamo tanto 'gnoranti.
Id: 27786 Data: 03/10/2014 11:37:10
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Sigfried sapeva
Sigfried lo sapeva che tutto faceva male che ognuno sarebbe scomparso con la sua parte mandata a memoria Anjetska lo conosceva il dolore di essere inadeguati per la croce di gloria che ti dona il mondo Le loro mani in un valzer di no e sì sviolinati in silenzio I loro piedi qui e lì in una giravolta immobile dimmi Sigfried, amare quanto costa? un'ora un tempo una vita? Anjetska cara, non lo so. Ti ho dato il mio cuore in pegno, non lo so chiedilo ai poeti e ai loro versi mandati a memoria Sigfried caro, lo chiederò alla memoria loro, alle croci al valore appese ai loro versi
Id: 27760 Data: 02/10/2014 00:17:00
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Il compagno immobile
come cerco di rendere meno noiose le ore ... cercando l'utilità nella sabbia che scorre e graffia forme uniche - il silenzioso beduino compagno immobile all'orizzonte secco del giorno traccio le sfere delle logiche conclusioni a termini sentimentali contratti stracciati e persi come gli occhi nel lento divenire del deserto a sud ancora più a sud compagno perdo la rotta e prego di non tornare all'inizio del viaggio e rema ancora contro le dune la sabbiailvento scolorito come lo sguardo immenso del Nilo assorto bolle di mosche e te nel cielo trattando di prezzi e tappeti al tramonto del Corano un müezzin chiama è tempo di svegliarsi e tornare
Id: 27624 Data: 25/09/2014 16:21:40
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La prima sera di settembre
l'inverno si chiude stretto su di noi come un gheriglio di noce le mani strette alla foglia che trema d'acqua d'estate e sabbia tra i capelli nodosi che riposano sul cuscino d'Autunno è apparecchiata la tavola dai colori del fungo e castagna qua e là macchiata del vino degli irriverenti tini che ribollono come il mare inginocchiato ai piedi della scogliera e il vento non molla la presa all'aquilone teso nel cielo di questa prima sera di settembre
Id: 27176 Data: 01/09/2014 18:10:40
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Macchina da scrivere
piove come una macchina da scrivere sul tetto sulla pelle sui buchi dei vestiti al sole siamo vuoti e pieni di vento delle stelle delle notti andate alla deriva alla fermata del bus sottocoperta nella luna piena dei giorni caduti come le foglie ai piedi nudi svestiti senza peso e colore di acqua ignudi dissolti in un soffio
Id: 26641 Data: 24/07/2014 10:45:45
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Sembra che
la gente sembra felice quando va a fare la spesa io sembro me stessa. la pioggia scende un bacio sul piede e uno in fronte. la benedizione di mia madre. il vento spettina i passi all imbrunire sulla via del ritorno sole di tuono e nuvola per guardarsi dentro e scoprire che non si è così vuoti fino in fondo.
Id: 26307 Data: 28/06/2014 15:40:40
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Fiordibocca, Eglantyne
Le mie nuove foglie Le mie nuove foglie saran rosse come le rose nuove di primavera d'istante Racconteranno i miei petali asciugati dal sole i palazzi della mente le notti di temperanza e abbondanza di sogni sulle parole (a) fiordibocca Nemmai cadranno le spine adunche del mio cuore ornamento di guerriera principessa tra le rose * a I.
Id: 26287 Data: 26/06/2014 18:52:49
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Stigia, verso dimore silenti*
Verso dimore silenti il passo sordo di pioggia letei prati imbevuti di quel sonno che temiamo pallido mio compagno le mani strette in nodi di arazzo preci strette e fitte come silente nebbia che fila la Parca muta e indomita passiamo oltre le ceneri vuote di fanciulli sospese le allegre risa in lugubre planctus di letei migratori sopra lo specchio dell'anima grigia placida dorme il respiro eterno di sonno lì perduto di biancheossa la nostra remota casa affretta il passo amico mio ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ * Un commento-prosieguo ideale a 《Verso silenti dimore eterne》 di Paolo Melandri.
Id: 26270 Data: 24/06/2014 20:37:17
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itaca
ti sogno itaca mare mio azzurro abbandonato onde bianche increspate la sabbia della pelle carezzata appena dai miei piedi stanchi erranti itaca ti ricordo morbida e aspra di promontori e spume alla nebbia di scirocco e austro i legni abbandonati in giochi più grandi del destino e delle orme sciocche del mio orgoglio itaca ciglio scuro di Penelope mano bianca che tesse un silenzioso addio itaca risa bambine di Telemaco fronte acuta che cresce sola itaca rimessa di sogni agitati nel talamo sogni insperati di naufragio.
Id: 26254 Data: 24/06/2014 01:08:45
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Didone - Eneide IV
Didone grassa opulenta fenice s'è lasciata giocare a dadi dal fatale Enea Resta come cenere nel braciere il talamo freddo abbandonato quando ormai i remi sono alti nel mare amaro Didone
Le mura si disfano come le braci di antico amore non inghiotti carbone ma ti lasci morire come cagna matta latri non di amore ma di dolore il ventre ti sanguina macchiato dal gladio errante e sciocco di Enea Fuggi tarda Didone prima che la sciagura di amore si abbatta come l'onda stanca sul capo dello scoglio. il tuo petto grasso e odoroso di cedri del Libano senza alcun riguardo ti offristi al sacrificio d'amore il tuo corpo calpestato dalle onde Sono partiti sono partiti i figli di Troia
e ti hanno abbandonata come libagioni venute a noia lì come un relitto sulle sabbie di Tiro.
Id: 26180 Data: 17/06/2014 23:23:12
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Camilla - Eneide XI
«C'è più onore a morire per mano di una lama che morire per cuore di un uomo» Camilla vergine Perchè devo conoscere carne d'uomo quando è meglio perire eroicamente tra gladio e scudo invece del letale abbraccio maschio C'è più onore a morire per mano di una lama che morire per cuore di un uomo La lama è fedele più del cuorduomo mutevole d'inganno e intesa il cui voler muta verso lini di talamo più allettanti C'è più onore a morire per mano di una lama che morire per cuore di un uomo Glutei sodi di mezzelune pelle bianca come l'ossa segate dalla virginea lama Camilla bella lama la guerra brama della morte l'abraccio brama non d'amore morte.
Id: 26178 Data: 17/06/2014 22:44:13
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Dolceamara
nella mia dolceamara sicilia la vita scorre di lava e limone sui tagli della pelle il sole lava le offese di un destino sangue secco su scogli affranti di vite alla deriva negli occhi di mandorle si spengono soli e stelle di notti mitiche ed ebbre di malvasia sulle pelli dure i mori affilavano le scimitarre e di loro memoria restano arabi sorrisi persi nelle crespi spume di mori teste nella dolceamara sicilia giudì moro e cristianu campavanu di misma terra fratelli di tavola nemici di fede la spagnola favella di vicerè e borboni non ha scomposto il siculo aplomb nulla resta della federiciana memoria se non dolci versi della poesia di questa dolceamara terra di sangue e migrazioni.
Id: 26147 Data: 16/06/2014 17:45:30
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Adagio
Si dice che le lacrime esprimano qualcosa a cui ancora non abbiamo dato un nome Alfabeto segreto di ricordi ammaestrati a gioire e a perdersi in questa giravolta di stagioni Ce lo spieghiamo senza la dinamica delle ragioni Rinasciamo come arabe fenici senza patria e moriamo all'ultimo volo del vento sui cornicioni di palazzi e tetti che ci proteggono nei nostri sogni Piangiamo lacrime remote di tesori nascosti alle nostre coscienze si dice che il pianto racconti quello che l'anima deve ancora svelare
Id: 26097 Data: 13/06/2014 16:47:28
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La parola asciutta
Le giostre vanno via Si svuotano di bimbi Foglie torride Di questa estate Precoce autunno Si svuotano gli occhi Del pianto Resta il sale È arrivato troppo presto Neanche il tempo Che prendessi il ritmo del respiro e Il tempo Troppo veloce Ammutolisce la voce In questa mezzanotte Più chiara dell'alba La parola si fa asciutta Astratta Come l'aria evaporata Nei bronchi secchi Ci abbandona la voglia e la noia Del fare del male altrui Abbonda l'inedia Di maldicenze e Allegrie sconce In una lenta deriva di giallo terra immota L'Anima ferma si disfa Di petali secchi e spenti Come il vento che muore Sulla sabbia asciutta La parola
Id: 26085 Data: 13/06/2014 00:35:43
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Argo
Argo dov'eri? ti ho dimenticato su uno scoglio lì in quella patria lasciata per capriccio fatale Sei lì nei miei assolati ricordi tra passi certi e sterpi lì dove il mare si increspa in bianche onde come il tuo manto sbianchito dal tempo Sei lì dove altri non giungevano prima della mia ombra e pensieri fedele nell'attesa nulla mi chiedevi se tornassi o se ti fossi fedele nulla pretendevi né che fossi eroe o re solo amico di silenti corse tra il lido e il sasso nella caccia e nella quiete sei lì Argo nella mia memoria naufraga.
Id: 26067 Data: 11/06/2014 22:36:46
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Ecclesiaste 6:1
E Ti guadagni il mistero di vivere Un mestiere che non si tramanda Strane attitudini nascono Muoiono e crescono col sole Cocente di sabbia Niente di nuovo Sotto lo zenit Erbe amare Le radici del pane lontano Correre sui vetri Il sangue scotta Ogni giorno E non preghi in quelle lingue Sconosciute dell'anima E hai sete di una voce Che spieghi i come e i dove mai raggiunti Il sole di notte la quiete di un mare imbevibile del sale amaro di questo vivere
Id: 26052 Data: 11/06/2014 10:29:12
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Oh Thunder Road
Oh Thunder road
Mary gridava dall'autostrada corri troppo veloce perdiamo noi stessi sotto le ruote è un macello darling di amore e sangue quello che si consuma sulle stade di Philadelphia Eravamo giovani ma siamo ok sulla Highway nine tra Camaro muscle e corse clandestine Roy Orbison non canta più alza il volume Mary e smettila di piangere troveremo la nostra terra promessa tra le badlands cimitero e lamiere l'amore redime e uccide i sentimenti di innocenza oh thunder road perchè mi porti così lontano it's keep flowing like A river gli e-Street band Cadillac ranch e il sapore di sigaretta e pioggia controvento e il motore ruggisce come gli hungry heart persi nel fondo di una Miller's oh oh oh baby, I'm on Fire
Id: 25037 Data: 27/03/2014 14:49:20
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La nuova educazione sentimentale*
La nuova educazione sentimentale prescrive una dieta
Alimentare cuore e sensi di parole bambine ingrassa il girovita Prendere misure e distanze da sé stessi Ossa abbracciate nelle scheletrite promesse di bulimie di amori Meglio Ortoressie di relazioni quelle giuste per curarci quanto basta dalla bigoressia di noi stessi. *In risposta a "Educazione alimentare" di Marco G. Maggi
Id: 25019 Data: 26/03/2014 14:19:30
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era ieri che
i tuoi capelli avevano l'odore della pioggia nella tenebra dello sguardo un lampo una parola piovuta dalle labbra era ieri sera che ti conoscevo che oggi ti ho perduto nel senso del silenzio e della pioggia che batte e ribatte alle imposte e sul cuscino vuoto della notte che trascorre di ora in ora i tuoi capelli che avevano l'odore della pioggia tra nodi capricciosi delle dita in preghiera giunti sull'attenti alla finestra trascorrono le nuvole sulla fronte dorme il dubbio era ieri che.
Id: 25018 Data: 26/03/2014 14:07:58
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Cluetrain #poesiapoeti
«Only by speaking in a real voice, and by engaging people rather than delivering messages to them». (Markets are Conversation, Doc Searls and David Weinberger - The Cluetrain Manifesto) mi prendi e mi emozioni con un abbraccio rubato accanto a me, sedia a sedia fianco a fianco tra le voci urlanti di laureati e affanni di laureandi in estasi compositiva sono qui che scrivo nella biblioteca scenario dei nostri amori bisticci m'imbatto per due volte nello stesso sguardo di ieri un addio scritto di fretta tra gli umidi baci studenti e la primavera scorre e corre come le parole di foglio bianco in excel e word non ho più parole da scrivere ma da dire e soffiare alla nebbia di questa primavera
Id: 24889 Data: 20/03/2014 13:13:53
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Chante! #poesiapoeti
Je Chante Tu Chante Il ou Elle Chants nous chantons vous schantez ilsetelle chantent
cantano i lupi e le farfalle tra le ferie di agosto e falò settembrini cantano le spoglie le gambe nude alla prima sabbia e onda di acque fredde di marzo canta tutto la pelle assonnata l'occhio lento la scarpa lesta cantano le formiche sul tavolo gli occhi tamburellanti sul tram e cantano cantano le parole le favole assorte e i silenzi nudi cantiamo
Id: 24887 Data: 20/03/2014 11:51:34
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Giuda
«Smettila giuda! hai sentito?» Liberaci del sangue che scorre a petali che gentil macchia e s'apprende imbarazzante tra le candide vesti fiorite di alberi rosati a cui [dice leggenda] ti fosti impiccato «che utili hai ottenuto dalla cessione della quota di salvezza per il mondo?» è stata scelta di tua sponte o fu altro a decidere per te? historici tradunt ti fu dato filo da torcere post-vendita dandoti corda a cui legare il tuo collo appeso come le conclusioni sul tuo destino di bacio porti il nome il marchio vendicatore della bugia triste ricordo giuda fine onorevole non ne potesti avere di dantesca memoria «Vexilla regis prodeunt inferni» dilaniato e defecato dal re delle malebolge Ripulito e rivestito a festa torni di primavera a penzoloni tra i rami di Cercis Siliquastrum in anonimi viali o contrade sperdute di luoghi che neanche sanno ospitano la tua forca.
Id: 24860 Data: 18/03/2014 15:03:26
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Archeologie del cuore
le archeologie del cuore sono complesse sai scavi di polvere e terracotte colorate degli occhi che mi hanno attraversato l'anima cocci di risa allegre disperse nel cielo di primavera di assolata Milano delicate dita su fogli impiastricciati di garbugli pensierosi tracciati a matita come i memorandum di promesse ubriache dette in una notte umida tra le colonne di San Lorenzo traballante tram avvinazzato stridore di feste e bagordi è milano di Primavera
Id: 24859 Data: 18/03/2014 14:32:13
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7 e 8
I capelli si sono allungati un po' Sono invecchiata di smalto rosso E nero paltò La primavera è arrivata in anticipo Fa freddo stasera Porta romana del cuore linea M3 Coppia cinese nuvole di mimose Sorriso sfumato I nuovi signori di Milano passeggiano In frotte in porta romana Un'altra menata - è la solita storia Sono invecchiata e reggo il moccolo Ai miei anni dispari Sera di marzo Matto marzo di amore E lancette di orologio. E domani invecchio Per davvero
Id: 24700 Data: 08/03/2014 00:15:01
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E’ vero
è vero, dimmi che è vero, quello che provi e senti chiamale se vuoi, emozioni. comode e pratiche come le scarpe che togli la sera e abbandoni quei sentimenti lì scomodi come calze bucate dall'aggressiva allegria di distruggerti tra braccia altrui. dimmi che è falso che la vita ritorna quello che toglie cose scomode o persone sfrattate dal cuore e dagli occhi messe tutte lì a bordo di strada in attesa del prossimo pullman verso il nonsodove e non so quando ti mentirei dicendoti che il tempo cura cuori malati di dolore ti mentirei dicendoti che oggi è come ieri che quello che provo per te non è cambiato come le scarpe che ho buttato lì tra i rifiuti e i no che non mi sono mai detta. è vero sai che i conti non tornano se li fai con il cuore.
Id: 24654 Data: 05/03/2014 10:41:23
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Si impara
La maledizione è ricordare È scritto negli occhi in silenzio Svegliare appena chi dorme A occhi aperti e dimentica Beati quelli che dimenticano Tutto Il rumore della sabbia che scorre I muri rotti di disperazione in volti Sbiancati di dolore Ci dimentica La rabbia di quei giorni ciechi E tristi di memoria Le ossa corrose dalle carezze Dove non c'é piu la carne per coprirsi Beato dimenticarsi degli addii e delle Vergogne Cancellarli in un sorriso amaro E rissoso come le ore che scorrono e Dimentico 《Amen》 (ad A., 20 anni fa)
Id: 24645 Data: 04/03/2014 20:16:37
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Di marzo
E le ore che scontano la pelle la prigionia di primavera sotto la pelle di inverno abbracciati stretti tra le radici nei piedi dell'amore addormentato affranto allo scorrere del vento cercarsi tra le labbra di foglie e lasciarsi andare allo sciogliersi di neve dita capricciose, languide pozzanghere in occhi l'addio liquido evaporato al sorriso di sole prega, spera che non vada spergiura il tepore del giorno danzante sull'erba umida dei loro amori un sentore di primavera l'inverno che va levandosi in volo tra nembi piovosi di marzo primavera che resta a dormire un po' tra tronchi nodosi di marzo
Id: 24639 Data: 04/03/2014 18:34:25
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Querido - trad.
Spogliati senza dubbio è meglio abbracciarti Afferra tutti i dubbi e Lasciali lì come le scarpe Affittami due minuti della tua Vita Desidero siano i più brutti che Tu abbia mai avuto Perchè ciò che voglio E' modellarli e dar loro Nuova forma trovata nei Tuoi sorrisi amati Avvicinati a me Querido
NDR. Traduzione italiana di Querido
Id: 24437 Data: 18/02/2014 20:40:58
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Arrivo a te
timidamente arrivo a te lontano vicino tendendo la mano arrotolando gli occhi in ciglia vergognate all'alba di una sera romantica come un viaggio in metro urlato al telefono arrivo vicino a te surrurrando appena un alito di vento caldo lontano come le conclusioni di questa storia programmata in un calendario di emozioni arrivo a te piano tra spine e corsetti mani strette al cuore compianto come un fiore abbandonato sul cemento bagnato di pioggia arrivo a te tra la festa di ombrelli lavati dall'acqua di febbraio recitando un silente ritornello di parole e amore arrivo a te
Id: 24436 Data: 18/02/2014 20:33:55
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Querido
Quitate la ropa
Sin embargo es mejor abrazarte
Agarras todas las dudas y
Quitarlos allí como los zapatos
Alquilame dos minutos de tu vida
Quisiera sean los mas feos que
Tu haigas tenido
Porque lo que quiero
Es moldearlos y darlos
Nueva forma buscada en
Tu sonrisas queridas
Acercate a mi
Querido.
Id: 23216 Data: 21/11/2013 12:07:16
*
Arriva
Le cime degli alberi dorate di verde
Lontani boschi di strade
E mormorii di nuvole indistinte
Il divenire d'autunno di goccia in goccia
Essenza di montagna lontana
La città dispiega tetti
A un cielo ciclone di foglie
Passo per passo arriva
Inverno.
Id: 23212 Data: 20/11/2013 23:21:50
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Fichi e sale
Quell odore lontano e rassicurante Marezzato appena di onde in quella cartolina lontana di estate Odore di fichi e sale Resina calda di occhi socchiusi Masticare in silenzio quel dolore Attenuato di spuma in onde Silenzio tranquillo liquido Di cicale
Id: 23098 Data: 13/11/2013 10:46:15
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Pudore
non mi piace vedere gli altri mangiare.
ci sarà in me qualcosa di nevroticoma non lo tollero
è osare qualcosa che non si può
talmente intimo come le ferite
di auto-piacere di dolore
non puoi imporre di mostrarti agli altricon le briciole a bordo bocca
tra bocconi di parole
non puoinon mi piace vedere gli altri
mangiare
Id: 20611 Data: 21/05/2013 09:44:14
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Oggi scelgo
oggi scelgo di stare in silenzio senza scendere nelle vie di mezzo tra i piedi degli altri
oggi preferisco il silenzio al rumore di parole vane vuote di gomma e briciole
la materia di cui sono fatti i sogni degli altri
oggi scelgo il silenzio per essere libera.
Id: 20610 Data: 21/05/2013 09:42:14
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Un pensiero
Pansy, Viola tricolor hortensis
Un pensiero d'un respirare tra occhi acquosi e dita
lente
a scrivere il dolore di un giorno.
Un impressione di respirare
la pelle a nodi sotto le ginocchia di un dubbio
teso
pronto a scattare. Come l'odore dell'acqua atteso tra nuvole di ombrelli e schiene
di curva comprensione.
Un colore tra gli occhi e i capelli che sfugge
come l'amore che prega e trema sotto la porta.
A mani chiuse, un giorno.
Un'impressione
Id: 20131 Data: 24/04/2013 09:15:43
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Estágio com a moda
Cirneche isteriche Ululati mannari Dionisiache orge È moda Batte il tamburo Dente di lingua che duole Mussolina detergente Sudori mistici di designer È eventoche fa scalpore Di brivido arguto e saccente Malizia di blogger È notizia che vizia La perfezione di nasino Ricciuto plastico È estetica di alta Chirurgia estatica Di occhi divoratori Di smanie famose È star sopra stalle Di stelle di carta
Meu carnaval estridente
Id: 19945 Data: 10/04/2013 23:26:01
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Gru dAfrica
Come le gru d'Africa silenti tra canneti baltici allo sbiadire di spuma è sera Vibra l'ala la migrazione al sud di Africa calda
Nel baltico l'inverno è implacabile sogna dispera l'onda neve di sale verso est bianche conche di mani in preghiera al mare latteo I nidi di balestrucci precari tra briciole di calcare al vento di nord
Com'è bello come gru d'Africa sperare di migrare lì dove il cuore è caldo, nell'onda baltica Verso est la costa cambia ancora di sabbia dune nordiche le focene allegre sotto le onde sinuose di baltico
Migriamo
migriamo ancora lì dove il cuore è caldo come gru d' Africa In Lituania Timide stelle di sabbia in lotta contro il vento E dove c'è il vento com'è bello sognare
Sperare di migrare come gru d'Africa
Id: 19184 Data: 14/02/2013 13:17:13
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Voltapagina
Mi prometti racconti di grandi avventure a mordipagina il brivido di un capoverso Mi prometti amori travolgenti sottocopertina e dolci trafiletti ( elzeviri brillanti) in quarta pagina Mi prometti onore e duelli sul filo di pagina e tempestose burrasche di carta La fronte rugata di classico la coscia incipriata del rosa il fumoso noir l'invidioso giallo Un amore a due dorsi pietrificante occhio smeraldo di Medusa () denudarsi di pagina una febbre di parola voltapagina Mi prometti tutto e ti dimentico, come i tanti (su uno scaffale) ...
Id: 19183 Data: 14/02/2013 13:07:34
*
Via Froid
calda primaveramolliche di sentiero strada dissestata Tra vene di palazzi Esplode improvvisa erbacce gialle spensierate come il cielo svagato di adolescenza V a g a b o nd a Uno scooter In quella strada Insieme un calore inconsapevole Di sole Sulle spalle gobbe sui libri un dirsi non ho capito tra dita evidenziate e risa che esplodono in silenzi di condomini in periferia del cuore Quel caldo inconsapevole sulle corolle di Febbraio Marzo Maggio Aprile e l'ombra verde di un calabrone insieme lungo quella strada dissestata
Id: 18909 Data: 28/01/2013 12:00:12
*
Mare pallido
Certe estati
Il mare pallido su
grani di odori
persi sulla pigra
schiuma del Mattino.
Dormi?
Appena morbida
Sulla spiaggia di
coperta, (veli)
Annodata tra dita
lunghe nuvole di
orizzonte.
Segno (di) vita a fior di
ciglia. Dorme?
Sogna.
Id: 18819 Data: 24/01/2013 09:14:48
*
Olor
La città odorava di carne
Divino sangue
Macello d'amore
Tra le labbra
La carne che brama
La scena di un raggio
Lucente
Tra gocce rugiadose
Di ferite
Melograni sparsi
Nella grazia
Dell'attimo
La neve rossa
Di te
Un nervo scoperto
Tendine rotto
Del violino
Dei singhiozzi
Soffocati
Annebbiati
Nel respiro
Di questa bestia
Negli occhi
Il freddo esausto
In
Vapori di corpo
Offerto
Olocausto
D'amore
E pazienza.
Di te.
Id: 18815 Data: 23/01/2013 21:41:50
*
Di te
E sei la terra
Da dove vengono le mie emozioniE le mie paroleButtatemi lì sul cuscinoTra una carezza e un urloNelle giostre di ombreDell'infanziaE sei il mistero piùGrande e incomprensibile ai miei occhiNon riuscire a scrivereDi teNella distanza
Ti sei sempre battuta
Per quella necessità
Di sincerità al limite
Guerriera dalle ossa
Spezzate e fiera
Di quegli occhi mutevoli di temporale
Nata dalla tempesta
Sottovento
Sotto l'acqua
Coperta
Dal vento dei giorni
Del sale di questo
deserto
Culla elettrica di suoni
Temporali e tuoni
In quegli occhi sinceri
Che non so leggere
Una partita a carte
Scoperte nell'improbabilità
È più facile leggerti
Nella scia degli anni
In un a posteriori di me e
Te.
Ritrovate oggi
Sotto questo cielo
Mutevole
Sincero come i tuoi occhi
Che non riuscivo a leggere
in questo teatro
Indescrivibile senza
Sforzo e fatica di
Dire che sei
Sempre stata
Sincera a ogni
Costo
Senza che potessi capirti.
Id: 18648 Data: 14/01/2013 21:47:40
*
Che importa
Che importa se una promessa sfuma A bordo di scia tra queste onde di vento Senza patria e nome Che importa se in occhi c'é il giudizio Universale di due persone Sta scritto Nel fondo dei giorni e nei ritorni Tra questi nodi di cuori ostinati Tra queste pause di lingue In attesa É nella grazia di approssimarsi A immagine di quella somiglianza di Sé allegro perdersi Ricontrandosi tra gambe di paure Alte e esili Come ombre della sera É nella grazia di braccia che riposano Senza peso a pelo di corrente E acqua di occhi Presa da questa terra che calchiamo. Che importa se qualcuno dice Ciò che Importa.
Id: 18621 Data: 14/01/2013 01:02:03
*
Tempestoso
Una tempesta di violini
Nel cuore
Spettinato nel freddo
Di questo vento
Un battito doloroso
Che sfiorisce in un
Abbraccio impetuoso
Di una corda che
Si rompe e
Slaccia un
Cuore seduto
Nel caos grigio.
E i violini suonano
In una tempesta
Di occhi passi
voci.
Id: 18563 Data: 10/01/2013 19:53:15
*
Via Privata
Via Privata - Valentino Bompiani Inseguire un filo di penna tra pagine scandite Ti leggo, ti medito In via privata Leggere manoscritti con la penna in mano fare l'amore come i gatti sui tetti Un libro tira l'altro Confidenza in via privata Intima lettura di me e te parole avanzate sottocoperta colata sulla pelle che scotta l'anodino desiderio di sprecare polvere di stelle in fretta porporina sulle guance di un libro a ognuno il suo di pensiero a margine del silenzio brina e pioggia in petali di foglie sotto l'autunno che incombe come il respiro nero argento d'inverno a dorso di copertina Libri acciaio sulle corolle degli alberi mobili nel vento notturno cresce coglie crepa spacca la pelle in risa notturne, ripiegate in tasca di fazzoletti sparsi a pezzi In note in nuvole nervose come la pioggia Leggerti con occhi randagi come fare l'amore a filo di penna tra i capelli nodi che vengono al pettine
Id: 17900 Data: 01/12/2012 09:00:45
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Dieci anni a Torino
DIEDI ANNI A TORINO, ben dieci - Eugenio Camerini Bohème Tienimi la manina gelida di oscura cameretta di gocciolio tetro di calamaio in punta di pennino la pelle ritorta al rullo tampone del riserbo sulla magra pagina stretta. Tienimi Bohème stretta alla ringhiera della soffitta la vertigine di questa barbarie nell'Odessa intellettuale. La schiena semibarbara percossa da i pionieri tipi di Pomba La senti come rulla? Battono i tamburi dalle profonde officine tra liane scure e cinghie dei torchi. Bohème stringimi le gale del vezzoso cappellino a Palazzo Madama sul corso rotolano passi letterati accalcati molesti come il jais lacrimante dai tuoi occhi: Dolce violetta di Torino cavouriana Dov'è il tuo cuore Bohème? Stretto nel corsetto esplode schizza via oltre l'eloquenza in cattedra di Paravia rulla sulle punte sulle graziose dita mezzoguanto freddo. Dov'è il tuo cuore Bohème? sotto i piedi della calca letterata emigrata e fuoriuscita rannicchiato alle lezioni di De Sanctis In San Francesco di Paola. Vociante di spettacoli tra polemiche e gazzettieri Dolce violetta di Torino cavouriana.
Id: 17898 Data: 01/12/2012 08:08:25
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Retablo
Retablo - Consolo giro le carte a vuoto sul velluto della schiena del sonno andato tra le pagine incroci inversi di inchiostri sottolineati occhi nell'intenso studio delle premure all'alba la notte scivola calda in una goccia soave eternità impressa rilegature di nervi pregevole delirio sul taglio di una pagina oro disperso in un soffio introduzione profonda coscienza plasmata tra fogli torvi a rovescio un cuore a verso un anima a capo di fine capitolo paese di ombre cesellate dipinte a fior di labbra tra coralli angoscia misterica di passioni.
Id: 17856 Data: 29/11/2012 00:06:35
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Anisette
L'odore di porto sulla terra ferma di questi giorni il cielo prigioniero in una pozzanghera di occhi tra le tue mani un pezzo di specchio catena del mio cuore alle tue parole secche corde che non stringono promesse forse passi galleggianti tra foglie al vento nel freddo che chiude gli occhi della sera perso tra le tasche un filo di discorso un pezzo di pioggia tra gli occhi il brivido di un sorriso piovuto per caso detto in un attimo a fior di pelle lama di vento tra le mani foglie di brina a mani giunte la pioggia di vetro in perle gelide mute bellezze di stelle posate dal vento tra le ciglia.
Id: 17838 Data: 28/11/2012 00:24:07
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Lodore di quella
L'odore di quella (straniera)
Maledetta erba
Cupa
Come le fronde di
Nerofiume
Nell'olio di memorie
Ripassate
Sulla lingua secca
Di ricordi
Labbra asciutte
E spente
Come le dita della sera sul
Cielo viscoso di stelle
E comete come carezze
Di pelli nude bagnate
Alla coscienza di
Ieri
Quando tra le redini
Mani infantili
Di grande potenza e
Presenza
Ritorna subdolo
Al sole d'autunno
In cocci di terracotta
Tra i capelli morti
Quell'odore di cuoio
Di marzo
Dei passi attutiti
Su sterpi di bocche
Ai margini di una campagna
Minimale
Di parole e modi
Tu reciti
Di un copione perso
Agli angoli remoti
Del letto
Sotto le testate di vetro
Spaccato infranto
Di cuore pestato
E noia
Ti disturbi
Tra quegli odori di ricordi
Distrutti
Rimescolati nell'intimo
Confuso di una tasca
La collina dei conigli
Arsi al sole di primavera
La criniera cupa di
Cavallo
L'odore della straniera
Me lo spieghi il senso
Di quella corsa a rompicollo?
In punta di sasso
A piedi martoriato
Me lo spieghi
Quell'inciampare negli occhi di lei?
Sotto le pietre
A bordofiume
Senza pensare al domani
Me lo spieghi quell'odore di lei
Erba maledetta
Cupa
Come le fronde sotto cui riposi?
Id: 17420 Data: 07/11/2012 14:45:12
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Morandi - Natura morta
Ti amo Morandi
Di una pennellata
Asciutta un
Rilievo
Soffio all'anima
Scoppia il cuore in
Sabbia spenta
Mesta nella
Quiete della
Tua pennellata
Sobria come occhi
In equilibrio
Nel tono dimesso di
Mani nel silenzio
Del sonno
In madrepore
Morbide asciugate
(di polmoni senza respiro)
Da quell'acqua
Che evapora nel
Silenzio assorto
Pallido di quel
Meriggiare a fior
Di pennello
Montale greve e
Quieto nella
Ruga di pensiero
Crespa come
Carta asciutta
Di un bacio
Su quella pelle
Arsa che non
Riposa.
- la grazia non è cosa
Di questa terra.
Asciutto nelle ossa
Riverso come il capo
Capelli di sabbia
Remota su quella
Spiaggia che non
Vede mare
Luce di sale
Occhi di pomice
Ruvidi
Come le tue dita
Sulle mie labbra
Dipingimi
Il colore
Di sabbia
Sulle ciglia dell'attimo
Nelle orecchie
Il fruscio graffio
Del crine
Asciugato
Bruciato dal nervo
Delle notti febbrili
Estive
Nel nodo di un
Dito nello schiocco
Immoti delle sterpi
Di cui annodi incanti
E forme
Senza respiro e
Tregua
In questo torrido
Sbiadire.
Id: 17360 Data: 04/11/2012 08:59:21
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La fiera dei morti
A zia G. Oggi Tanti anni fa Come vent'anni prima Ti voglio bene di Affetto semplice Di luce tra le foglie Di quell'albero magico Di cui intrecciavi racconti Nei nostri occhi socchiusi Oggi come ieri Tra i totò I passi frettolosi tra le bancarelle La fiera dei morti Un dolce arancio Appeso tra le dita in spicchi E i nostri "racconta ancora" E tu non smettevi mai Di sbucciare storie e dire Oltre quello che potevi immaginare E noi mai stanchi di te Ubriacati di storie e parole Di quei giorni, accoccolati Tra le coperte nella cesta da stiro Sul tavolo stanco Dalle ginocchia di legno Cigolanti Come l'assito vecchio di casa Il gioioso tremolare di mattonelle Nelle corse moleste dopopranzo Tra un riso e un dispetto E un totò Eravamo qui Immoti e eterni Nel fermo immagine Carta da parati antica Come le pietre del lungo mare Quegli interminabili passi Tra il mare che mugghia e il vento E la tua mano nella mia Senza smettere di camminare e guardare Le onde che strappano via dagli occhi Il velo di malinconia di novembre Oggi come ieri Giorno di giochi Adulti Pensieri cerei Limpidi di nuvola Sotto lo stesso cielo Lontane e Vicine Spicchi del dolce arancio Del tuo sorriso di sempre Oggi come ieri.
Id: 17330 Data: 02/11/2012 13:38:26
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Le camelie bagnate
Le camelie bagnate di pioggia
Lontano giardino di Inghilterra
Chiuso in un cassetto di carte
E occhi che non sanno
Spiegare quelle parole morbide
In corolle dipinte
Ortensie reclinate
Un capo su una spalla estranea
Dita di erba tremanti
Per dirti di non andare
Restare qui
Tra queste vetrine sbiadite
Di legno e corda
I giochi lungo un fiume piovoso
Di un'estate invernale
Come quella in fondo
Al tuo sguardo
Il sapore spugnoso
Di parole che non capivo
Il gesto a ritroso
Che presagivo
Perso in un sospiro
Di noia
E tutto scorre
Come questa pioggia
Di petali infranti
Infangati dai piedi
Di questi anni pesanti
E torbidi
Nel fiume piovoso
Di un cuore
Perso lì
Su quella riva di domenica
Eterna in noi bambini
Di ombre doppie
Sedute in silenzio
Sul greto spento
Dalla pioggia
Le camelie bagnate
Di pioggia
In Inghilterra
Id: 17294 Data: 31/10/2012 14:01:30
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Savoir faire
Il rame caldo di profondità
Nivee di conchiglie in riflessi
Mutevoli di occhi pensierosi
Morbida opulenza di perla
Costretta in dita sottili
Ragni metallici di parole
Appese all'orecchio
Di una pagina scritta
Da calligrafia ferma
Ammaestrata al buon senso
Senza conflitto
Candore opaco di pelle
Il silenzio rammendato
Da punti
Virgole barocche di orgoglio
Sospesi a capo
Tra righe e boccoli
Di pensiero
Savoir faire l'amour
En silence
Con un battito di ciglia
E cipria.
Id: 17274 Data: 30/10/2012 15:20:56
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Ciao amore
Ciao amore
Cadi dagli alberi come le foglie
Senza posa con grazia
In dorati tappeti
Scricchiolanti e soffici
Di carte perdute e andate
Come quei giorni torridi di attesa
Nel vento che non parte
Per l'ultimo viaggio d'estate
Su una gobba di onda
E spuma di sabbia rovente
Nell ombra frondosa
Di spogli alberi
Verdi riflessi su pelle
D'oro e stagno
Come gli occhi caduchi
Degli alberi
Silenti e quieti
All'ombra dei nostri passi
Nascosti tra le dita
Impigliati nei capelli
Come promesse inaudite
E ridenti di pioggia
Tenera e tenebra
Sotto la coperta
Dell'attesa
Morbida che scotta
Come una fronte
Nella febbre di un bacio
Ciao amore
Le foglie cadono.
Id: 17159 Data: 24/10/2012 13:11:57
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Il mio
Il mio concetto di vulnerabilità estremaelegante, di violette di Pavia Il mio concetto di eleganza diversamente snob Lontano, attutita, atterrita dal silenzio di occhi incerti suburbani lontani di mani inerti Il mio concetto di dimenticanza noiosamente vero Vicino al cuore un colpo secco Di febbri sorrise esplose in rose tenebrose riciclate di visi commerciali Gotici come i tempi industriali di crisi dell'io Lontano, attutito, atterrito un io di ironico silenzio elegante vulnerabile Teneramente. Vero. Il mio.
Id: 16848 Data: 09/10/2012 11:31:43
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Quando il mio cuore sarà impegnato
Quando il mio cuore sarà impegnato Tra le tue parole di ieri e domani Assemblato insieme, in una miscela di Se ma e forse L’odore del sesso che svia e sorvola su Antipatici preamboli di conoscenza e maniera Lasciata chissà dove, sotto il letto Tra scarpe e mutande rivolte al soffitto In atroce preghiera di silenzio E decenza Me lo domando e lo immagino Distratto qui, tra le righe che scrivo Nei minuti di silenzio di una conversazione Scarsa e sincera Come le misure della tua autostima Affossata, quanto basta Per saltarci sopra Come da un letto all’altro Senza tracce di seta O lacci Persi qua e là Come le orrende scarpe che sfoggi Che vita galante la tua Di senza casa e tetto nell’agio Di un nomadismo vuoto e spento Mi chiedi cosa davvero pensi di te Mi diverto Non ti rispondo Rispondo a un sì e un no Di riflesso Senza partecipazione Alle tue mirabolanti avventure Di cavaliere perso Per quanto tempo vuoi comprare La mia pazienza di cena in cena E bacio rubato improvviso Molesto come Certe parvenze Di simulazione Mi commuovo Spengo due chiacchiere sul tuo conto Così Come le sigarette in tasca Morse di fretta per non svelarmi Ai tuoi occhi pettegoli
Id: 16840 Data: 09/10/2012 00:09:12
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Dopocena
Nel mio cuore cuoceLa torta del silenzio Di mani inoperose, intrecciate a vuoto Su uno schienale di sedia controvento Alle spalle del tempo che inonda L'anima vuota come tavola Deserta di briciole delle Tue carezze dei tuoi sensi Nel mio cuore cuoce L'amaro sorriso Scoppiato tardi Quando mettevi in croce I miei dubbi al vento Gelido delle sere immerse Nel tiepido vano delle tue mani Ruggiscono questi pensieri Bastardi disordinati Come questi piatti Di un pranzo mai cominciato Sotto gli avanzi di occhi Assonnati.
Id: 16807 Data: 06/10/2012 22:57:21
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A nord
L'odore del mare perso tra aghi di rosmarino a nord Nel freddo della sera in nuvole infrante Come la spuma di occhi persi abbandonati Al sud più estremo Ultima malinconia di giorni volati via Come foglie dalle mani in un calendario del Cuore spengo la luce Piano nei corridoi dei silenzi Risale un antico riso Di occhi, mani Sincerti, furtivi Come un'onda improvvisa Sulla mia testa persa Nelle coperte Nella notte cinerina d'autunno Schiusa come una crisalide Di neve prematura Immobile Come gli occhi miei fissi Tra i vetri asciutti In una pioggia di settembre. Nord.
Id: 16640 Data: 26/09/2012 20:25:40
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In fondo alla bottiglia
i milanesi non hanno gli occhi non ti guardano bagnato libero sotto la pioggia nella confusione non ti scrivo lucida annebbiata forse dall'alcool stordita da chiacchiere incrociate anonime di parole d'occasione confuse e pudiche come lo schermo dietro gli occhi dell'anima in fondo a un bicchiere la birra scorre come pioggia sulle vene di vetro della pelle esausta selvaggia come i nervi spenti da una pelle lontana e repulsa che carezze non vuole di spine cinta cicatrici di pelli altre di morsi nudi spenti neri anonimi non sono i tuoi forse i miei mescolati alla carne che ho mangiato di nascosto cruda nella ferocia di dimenticare le ferite fattemi con il cuore nelle mani schizofreniche incapaci di dare con il vuoto in un pugno l'alcool fa dimenticare me lo gridi negli occhi i miei occhi che ridono io mi ricordo chi sono nell'alcool solo che a volte me ne dimentico come il nome di chi conosco nell'ombra allegria di ebbrezza da soli allegria di parole in solitudine. è la verità la verità non va ringraziata.
Id: 15530 Data: 07/07/2012 00:17:32
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Ricordi, Itaca...
Le tue mani ragni di seta ombre sul sole ricamano carezze sulla mia pelle di sale e sabbia nel vento le onde mormorano gli antichi abbracci nelle cale nascoste perdute all'ombra di scogli e mirti odorosi dei tuoi occhi sui miei si perdono le mie dita nell'ombra dei tuoi ricci sulle tue labbra di onda eri e non sei più che un sogno tessuto nella notte nel sonno nelle opere del giorno eri e non sei più il re del mio talamo abbandonato
XXI-II-MMXI
Id: 15457 Data: 01/07/2012 19:19:12
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Umbra
calde ombre agostane stesi di lato paralleli righe d'ombra e steli di luce sulla pelle stanchi e abbandonati come le mani su carte giocate e previste tiepido brivido senso del buio nel giorno scavato larvato negli occhi spenti morsi dal desiderio incallito di giocare ancora al vento che soffia da nord sbiadito disperso per la campagna bruciata di bianco e calce di giocare alla pioggia evaporata sulle labbra secche di sale e baci di scorpione e vipera intrecciati ai capelli stesi abbandonati al sonno di una battigia arsa Medusa sognante Chirone pigro.
Id: 15320 Data: 22/06/2012 13:13:27
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Erinni
Ti confesso
Non mi ami più me lo sento come la pelle dentro le ossa dritte sull'attenti dei tuoi occhi
Non mi ami più me lo dici nell'insofferenza della cenere una sigaretta tra le tue dita la noia della mia luce negli occhi
Non mi ami più, me lo dici con sgraziata ferocia getti sabbia negli occhi nei tagli bestiali del mio odio
Ti lascio allegra eredità di specchi rotti avulsi singhiozzi pidocchiose reliquie di te spento spettatore
Me lo dici a denti stretti nel tuo sghembo ego
Me lo ripeti a voce di un'altra maschera acre come le mie risa e fiori d'arancio secchi che lancio al vuoto del tuo letto di sterpi
L'odore della rabbia lucida camaleontica mi ubriaca
Contempla le mie ossa lontane malandate
A colpi di rasoio recide i presenti passati l'alba di ieri
Non mi ami più pioggia libera di vetri. Libera.
Id: 15167 Data: 13/06/2012 01:09:17
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Pioggia
il basso brontolio del tuono tremo la tua voce in un abbraccio a spirale di ferro e ghiere strette alla gola e ai polsi avvinta, stretta blanda come la pioggia che cade lenta su pelle morbida bianca rossa di fiume nera di segni lenti delle dita mordi il brivido di gelo sulla nuca piana svetta il senso del nulla nodo scuro di capelli sciolti all'alito della grandine calda terrea come il tuo cuscino petto di fango e pietra ardente gli occhi tagliano questi lacci liberi le mani ali spente di un fulmine perso nelle onde di coperte stravolte come i tuoi sensi nebbia tremito di narice odore di predatore la fuga delle ombre avvinte alle caviglie, lacci liquidi crudi di pelli tese affrante in un dolore chiuso in un pugno la terra trema spento il cielo. chiudo gli occhi.
fuori la pioggia canta di noi sommessamente mesmerizza le polveri dei ricordi disperde l'acqua dei silenzi scavati dalle nostre mani distanti e non tocca il brivido di una pelle bianca lavata dai soli delle estati perse in timidi accenni se l'inchiostro avesse colore arrossirei come graffi di mani strette a lungo nel vuoto tra pietre perse la pelle abbandonata al vento vele alla deriva all'alba.
Id: 15151 Data: 12/06/2012 00:22:06
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La presenza
ho paura dei sensi del buio del disperdersi di gocce nell'eco delle crepe nei muri
perdersi distratti per strade bucce di occhi consumati in sguardi spenti
dei ciechi e muti alle finestre di oggi
veli di tende al vento immobile di ieri
persi distratti tra le coperte ruvide di carta sbiadita
parole perse sotto il letto tra le dita delle mani immobili
chiudo gli occhi e scorre la sabbia il sangue lento
sotto le onde oltre il mare invisibile delle inquietudini
Id: 14985 Data: 01/06/2012 20:50:30
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Siracusa
Siracusa azzurra di veleni brillanti vetri veneziani su cielo di carta stellata di un giorno qualunque occhi che velano l'anima di parole dita che tessono torcono l'aria di se e ma e prego di tornare in quest'ordine di strade e magherie di volti ordinari. Siracusa che non mi parli pigra svuotata come le mie tasche di carte e conti che non tornano come i desideri all'eco
Id: 9044 Data: 28/06/2011 15:25:18
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Livorno
Livorno malinconia di balconi cenere di ricordi dispersi nel buio del lungo mare la malinconia del mare stanco di sbattere la fronte sugli scogli mesti levigati dal vento ti pettino le dita, tra i miei capelli bruciati dal sole di una terra lontana persa come quello che mi resta dentro il cuore una malinconia di pece sui sassi sperduti nel mare ombrelloni spogli del lido Pancaldi l'inverno che non vuole andare via come i miei ricordi di te su questa terra buttata sul mare di Toscana Se perdo quello che ho dentro piccole foto piccole carezze di parole che avrei voluto sentirti dire sul cuscino ruvido di una stanza di Via pensieri cercare il calore di quella pelle liscia ossuta come il desiderio di rivederti un tempo se la vita non avesse preso questo corso deviato come l'acqua tra gli scogli la spuma silenziosa vergognata tra le alghe si nasconde persa come in questo cielo d'incubo infinito, madreperla come l'aria che mi scorre nelle vene tagliente togliendomi il fiato di te e ti penso e inchiodo quello che ho ancora di poco di piccolo di te di noi nella mia memoria. il ricordo di un gatto un davanzale vuoto una strada assolata lo splendore di Castiglioncello che non torneranno più e mi assalgono come la malinconia di un presagio ombroso nella calura di Agosto e settembre che verrà i ricordi rigano una guancia uno sfregio del tempo lo schiaffo di due occhi duri spenti come pece sull'asfalto. e noi, dove siamo?
Id: 9001 Data: 25/06/2011 09:53:22
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