Pubblicato il 21/06/2014 09:15:44
Tra le pareti del sogno nel punto più profondo delle acque mi rapiva la carezza di una parola, quel vieni atteso pronunciato nel silenzio che sospende il tempo figlio e padre di ogni morte.
Si bagnavano le ciglia delle rive, offerte schiuse di pelle irrorata dai colpi di una lingua innocente perdutasi nel canto di passione, smarrita dai tocchi di carezze accorte, lingua per il sogno che al desiderio apriva un varco al suo passo dolce e forte. E fu in quel sogno che si consumò l'amplesso nell'ora in cui si formavano le stelle di due parole con opposte desinenze e di anime e radici gemelle.
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