Guido Brunetti
Misologia.
Il termine indica l'avversione (Platone) verso i ragionamenti, il pensiero, la conoscenza.
Oicofobia.
Deriva dal greco "oikos", che significa famiglia, casa e "fobia", paura.
E' il sentimento della paura per la propria sfera privata. Un senso di minaccia da parte di altre persone.
Sul piano clinico, l'oicofobia può assumere forme di nevrosi fobica. In psichiatria, è la paura dello spazio fisico all'interno della propria abitazione. "Domatologia": paura della casa.
La parola è stata coniata dal filosofo Roger Scruton nel 2004 con il significato di "disprezzo" per la cultura, denigrare i costumi e le istituzioni.
La società di oggi non ama la cultura, che è conoscenza, ossia uno dei massimi valori dell'umanità. La civiltà non crede più in se stessa e nei propri valori. Una umanità che si odia.
Androfobia.
E' un disturbo fobico, uno stato di irrazionale paura verso gli uomini.
Fobia.
Paura ingiustificata provata dal soggetto in situazioni particolari o in presenza di oggetti.
La fobia deriva dalla parola greca "fobos" che significa "panico" e fa parte del gruppo delle nevrosi. In psichiatria, il termine significa uno stato di angoscia legato a situazioni od oggetti che assumono per il paziente un senso di minaccia.
Sono state proposte diverse classificazioni delle fobie: di oggetti, luoghi, esseri viventi, fenomeni organici. Abbiamo, per esempio, claustrofobia, paura dei luohi chiusi, rupofobia, paura di sporcarsi, ereutofobia, paura di arrossire, ecc.
La psicoanalisi ha messo in luce alcuni meccanismi psicopatologici inconsci nella formazione dei sintomi fobici.
La prima descrizione del distubo fobico è stata formulata da Freud nel libro "Analisi della fobia di un bambino di cinque anni (caso clinico del piccolo Hans").
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