Non ci sono tutti i pezzi, mancano
persone incontrate nella vita
dentro una pena grande o fili luccicanti
di una gioia bianca in ogni poro
nelle strettoie del buio. non indietreggio
sotto la mia mano, mi apparto
e disegno figure d'angeli, e l’angelo
che avevo in mente più di tutti
assorta nell'acqua, all’ombra di una storia
accesa come una candela
per quelli che non hanno occhi,
per i fiori, anche per me, salto
da tutto l'invisibile- come fa un bambino
lanciando il gioco per avere la misura
di gravità- del canto, del rumore in una strada
bianca, a velo, sul Sile.
Durante una piena dolente di dolcezza
viene avanti piano il bene
lo annuncia l'aria, anche quando non ci sei,
col suo atto d'attesa, e l'anima
sussurra di luce, immensa luce-
togliendo i chiodi uno alla volta,
morbidi, dagli occhi chiari,
fino alle radici rimaste con me
-riparata dalla punta scura
risaliva la notte, e tornava
propagando le movenze dei capelli
e un cerchio, fiorito sulla bocca.
il resto intorno nudo, come la bontà,
insorgendo lentamente,
senza aggiungere nulla, scopriva il capo
di gratitudine, con la bellezza tra le braccia
del sesamo, a rubare la morte- nel cristallo
dell’amore infinito, sul suolo più puro
-che non esiste. Oggi era il tuo nome
composto col sudore splendente
nella fatica, raccolto da terra, brillavi
come una lucciola, sulla conchiglia del fiume
senza inizio, e senza fine altre vibravano
dipinte sull’erba- le tracce, se le adoro
in quella loro luce scarlatta, se guardo per bene
non hanno limiti, possono solo danzare,
a sigillo del tempo, che manchi
mi pare un luogo che conosco,
appreso in sogno, alimento d'amore,
e forse, quando vuole pregare,
lo fa col disegno degli angeli,
con questo colore e più dentro,
se mette il seme di un cuore mancante,
altre lingue nel rigo, altri segnali,
è per dirci che c'è
altra luce, per l'alleanza del respiro
e la forza misteriosa che lo rende,
quando è ora.

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Amina Narimi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.