Pubblicato il 06/06/2014 15:35:20
Verso il nulla, sonderò quello che da fanciullo ho lasciato andar via, nella latebra delle volontà represse celate dal se avessi. Quando il cielo nel suo fragile ceruleo , restava in bilico sul mio sguardo, e nascondermi sotto esso mi faceva sentire al sicuro. Non è mai uguale, ogni sofferenza lascia un segno differente, dentro, addosso tra le mani, come quando la pioggia sbatte sui vetri per scandire il tempo dei tuoi ricordi, e sfuma il tuo volto che si scioglie nei diafani riflessi. Andrea Palermo © (Anno 2014)
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