I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Tamo perché tho amato
T'amo, non so far altro, perché quando t'amai nel tempo che volse alla fine lasciasti le mie nostalgie nella perpetua ricerca di te. E per questo t'amerei in questo fragile presente anche se tu non m'ameresti, perché so che tu m'amasti, ed anche se tu non m'ami sappi che il nostro amarsi non può fuggire da noi perché prima di amare te, ho amato l'amore che sapevo avrei avuto per te. Andrea Palermo ©
Id: 31350 Data: 14/03/2015 15:08:13
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Recondita armonia
E t'accolgo nelle parole che si tingono di carminio, quando i mosaici di luce che nel vento muoiono sul tuo viso, fanno specchio di recondita armonia, e per te che getterò le mie matite e ricalcherò la tua anima sui riflessi dell'alba, e lì veglierò nell'attesa delle tue labbra. Andrea Palermo ©
Id: 30987 Data: 03/03/2015 17:55:48
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Segni delebili
E così scendo tra le rocce, nel fremito del vento che mi parla tra i fogli, che si issano come vele, alla ricerca della libertà. Tra riverberi turchesi delle acque del mare che bagnano i miei versi, d'inchiostro morente sull'avorio della carta. Ed io che scevro, dal clangore dell'oggi, racconto di come, un segno delebile possa lasciare sentieri nascosti nel nostro profondo. Come i baci che sanno scrivere sull'anima, frasi impalpabili che si leggono con il cuore e non con gli occhi.
Andrea Palermo ©
Id: 26371 Data: 03/07/2014 20:19:18
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Le bugie del giorno
Adesso so perché l'alba muore, tra le bugie del giorno che gli promise di non lasciarla mai, e le carezze della notte che l'accudì, nella sua cecità, celando solo il dolore ch'ella provava, nell'ebano velato dell'oscurità. E per sempre fu rapita da quelle promesse, e la sua luce sì bella effimera ed irruente non seppe mai che esisteva, il tramonto.
Andrea Palermo ©
Id: 26354 Data: 02/07/2014 16:34:12
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Concedimi questi attimi
Concedimi questi attimi... Ed eccoci, ancora una volta travolti dalle nostre vitree debolezze, che nelle loro trasparenze cercano, riparo negli amplessi di questa velata ed oscura notte. Corrompere i tuoi desideri tra gli spasmi del piacere, che s'alimentano dei giochi maliziosi delle fantasie, che solo l'oscurità ti concede. Infima ladra delle perversioni dell'amore, dei pudori reclusi nella luce del giorno. In questa eterna sfida, inebriati dai nostri sensi, ora lasciami così concedimi questi attimi a respirare di te, perché l'odore non si dimentica. Andrea Palermo © (Anno 2014)
Id: 26330 Data: 30/06/2014 17:53:23
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Lacrime
Lacrime Se solo avessi capito, che le lacrime non sono altro che le prigioni dei nostri desideri, che scorrono sul percorso del viso, illuminando nella loro luce, i rivoli delle nostre emozioni, avrei riempito i miei occhi di sogni quelli che avrei voluto tenere tra le mani. E così, che i riflessi di esse sono come impronte che non sbiadiranno mai, nel giaciglio della mente di coloro, che hanno ancora il coraggio di piangere. Andrea Palermo © (Anno 2014)
Id: 26299 Data: 27/06/2014 21:51:20
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Ho un minuto più di te
Fermati non c'è fretta quell'attimo deciduo che svogliatamente scorre, perché sancisce padre mio che d'ora in poi avrò un minuto più dell'età nella quale mi lasciasti. Rimani qui, non fuggire ancora da questi quieti momenti, quando il mio pugno bussa ancora una volta alla porta dei ricordi, ed apre quegli istanti dispersi nella mente, invaghiti dalle ombre frammentate di me. Apro quel cancello che cigola nel cuore, ed irrompe in quel silenzio nel soffio di una lacrima, che lieve fugge via, ed evadendo si trascina l’immagine sfocata, di quei riflessi di vita trascorsi di bambino. Così provo inutilmente a chiamare il tuo nome, nell'eco malinconico di chi è rimasto solo, in quel lungo cammino, per quegli impenetrabili sentieri in cui si cela il rischio di diventare grandi.
Andrea Palermo © (dedicata a mio padre) (Anno 2014)
Id: 26201 Data: 19/06/2014 15:50:46
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Le ferite da esibire
Un giorno vedrai, come è intenso il colore del tramonto che pennella l’addio del giorno, avido ruberà il tuo sguardo, mentre tra le mani terrai del rosmarino appena reciso, che inebrierà i tuoi istinti, anche se lontano dalla sua ragione di vita. Cercherai il senso di quelle parole delle quali avresti voluto assaporare il dolce e l'amaro. Prova a dimenticare il dolore, so che è difficile come lo è il ricordo dell'amore. Ricorda, la gioia non lascia ferite da esibire. Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 26188 Data: 18/06/2014 12:28:22
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Corri nellingenuità
Vedi bambino mio tra poco capirai, perché il cuore deve battere, quando scandirà gli stati d'animo delle tue convinzioni, nell'infinita gravidanza della vita, nella quale nascerai ogni volta che concepirai una verità. So che vorresti correre nell'ingenuità, per entrare nelle bugie che ti raccontano i grandi, ma se dovessi cadere, ricordati che il dolore è solo l'ultima sensazione che si prova, quando ti fermerai e non inseguirai più quella palla. Andrea Palermo © (Anno 2014)
Id: 26158 Data: 17/06/2014 10:42:14
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La nuova alba
Perché aspetti ancora, vattene, non era quello che volevi, quando le tue labbra hanno sfiorato la mia delusione, per l'ultima volta. Un addio lascerà sempre quei rimpianti che non ti appagheranno mai. E così quando un amore cade, è come quando la notte travolge la luce, e nel suo orgoglio finisce per dimenticarsi che dietro già sta sorgendo una nuova alba. Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 26142 Data: 16/06/2014 12:19:09
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Laconiche parole
E così se ne va, ancora un altro giorno, tra gli sberleffi del vento, che caldo t'accarezza, e gli scogli che arsi dal sole, intonano onomatopee, schiaffeggiati dalle onde. Nel bianco, della schiuma che fa da sfondo a questi versi. Oggi, domani non sono altro che le laconiche parole, con le quali il tempo gioca a nascondino lasciandoci i dubbi sul nostro agire, e così resto, tanto il mare stiperà i miei battiti, che non potranno essergli complici. Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 26094 Data: 13/06/2014 13:49:34
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Sarai quello che sei
Dimmi, perché ti piace rinchiuderti nelle tue tristezze, quando ti accarezzi i capelli, e ti guardi allo specchio in cui t'immagini immersa nei tuoi desideri. Sarai quello che sei, non cercare altrove quando altri vorrebbero essere te, Vorrei toglierti le metafore delle quali ti vesti, e renderti partecipe della vita. Guardati ora fregatene se vedrai la tua nuda fragilità, essa semplice è la tua corazza più bella. Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 26078 Data: 12/06/2014 11:22:52
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Silenzio entra la Maestra
Davanti agli occhi, scene vissute, le rivedi come adesso, ma non lo è, la voglia di rivivere quei momenti della scuola, quando invece allora attendevi solo l'attimo, in cui la campanella suonasse per correre via. L'odore del gesso, della carta dei libri, sorrisi di chi ce la faceva, spensierati respiri di chi avrebbe recuperato il domani, nel profumo di gomma da cancellare. Silenzio entra la maestra. No ! E' solo un altro giorno che ti farà alzare in piedi. Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 26055 Data: 11/06/2014 13:10:46
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Un altro giro
Come gira lesta questa giostra, spinta dal vento deciduo nel suo roteare, restio. Nostalgica delle grida di bimbo, che un tempo la spingeva, sempre più veloce. Allegorica prigioniera, affranta nel cigolio sordo degli attimi, che fanno paura all'età degli uomini, che troppo spesso dimenticano, quanto si diventa fragili, quando i nostri animi, non hanno più la voglia di irridere la vita, e non si sale più quel gradino per fare un altro giro. Andrea Palermo © (Anno 2014)
Id: 26038 Data: 10/06/2014 11:18:37
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Nessuno Crede
E adesso cosa vuoi, non restare avvolta ancora nelle tue volubili prigioni, dammi le tue mani parlerò io con le tue inquietudini, che spesso son state scolta a guardia della tue fantasie. Nessuno crede di saper amare finché non userà la bocca per baciare e non proferirà più quelle fugaci parole, che tolgono solo il respiro ai sussurri del cuore.
Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 26024 Data: 09/06/2014 15:32:16
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Come quando la pioggia..
Verso il nulla, sonderò quello che da fanciullo ho lasciato andar via, nella latebra delle volontà represse celate dal se avessi. Quando il cielo nel suo fragile ceruleo , restava in bilico sul mio sguardo, e nascondermi sotto esso mi faceva sentire al sicuro. Non è mai uguale, ogni sofferenza lascia un segno differente, dentro, addosso tra le mani, come quando la pioggia sbatte sui vetri per scandire il tempo dei tuoi ricordi, e sfuma il tuo volto che si scioglie nei diafani riflessi. Andrea Palermo © (Anno 2014)
Id: 25986 Data: 06/06/2014 15:35:20
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Sai vorrei.....
Sai, vorrei raccontarti di quando vedo i tuoi sorrisi, posarsi come impronte nei miei pensieri, di quando le mie mani sono lontane da te per sfiorare le tue passioni, ed allora scrivono. Vorrei guardarti per ore, quando non ci prendiamo sul serio, e nell'enfasi non sempre ci spogliamo per fare l'amore. Sai, vorrei toccarti tra le lenzuola, quando le notti confinano con te, e la tua pelle non sa mentire perché freme nei brividi, che si placano solo quando le mie labbra s'allontanano, sai. Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 25967 Data: 05/06/2014 10:41:41
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Sul giaciglio del poeta...
Tutto tace, tu luna amante sensuale, nella sinuosa veste d'argento, provochi il mio ego che nel deliquio, vive tra spiragli lasciati dalla luce, quando in quegli attimi si lascian la mano nel fondo del cielo. Narrami dei tuoi sogni stipati tra le carezze del passato, quando la brezza del domani t'ingannerà tra i raggi del sole. Siedi sulle nostre parole, che vane nel vento ti faranno da culla, sul giaciglio di un poeta folle che t'imprigiona tra le dita, mentre tenue la luce t'allontana. Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 25959 Data: 04/06/2014 11:03:03
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Per queste mani passò...
Riflessioni, d'uno sciocco come me, che pensa di conoscere la vita, quella sporca, intensa, travolgente, figlia degli errori alla soglia della ragione, ironica pronta, a stupirti in ogni attimo in cui non credevi di farne parte. Vigliacca, sempre pronta a tradirti quando la lasci andar via sicura, nella convinzione di possederla, e solo quando la sfiorerò per l'ultima volta capirò il significato di aver avuto queste mani, quando mi passò per esse e non la tenni a me. Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 25945 Data: 03/06/2014 10:34:03
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Il cavallo di legno
Seguimi, metafora di quello che sono, non aprire la porta al cavallo di legno che cela i miei sogni, ho paura che possa destarmi, da una vita che lentamente si trascina. Non ho timore di morire, ma di non vivere. E se proprio devi farlo, fa ch'io possa brandire con veemenza il mio istinto, mentre ascolto il battito del cuore, negli attimi in cui svela la sua identità nel taciturno soave.
Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 25894 Data: 30/05/2014 10:19:51
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Vorrei portarti dove..
Stringi le mie mani, vorrei portarti dove i miei pensieri sono come le acque, che danno quiete, e poi ti trascinano lontano, verso i miei sogni, quelli d'un bambino spensierato, che sanno essere liberamente invidiosi. Segui le mie dita, nel pizzicar le note dell'arpa che vibra in ogni sua corda, come i tuoi istinti, che lascivi, s'inoltrano sublimi, nel profondo delle tue primordiali e fugaci pulsioni. Andrea Palermo © (Anno 2014)
Id: 25882 Data: 29/05/2014 11:11:39
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Ladro di passioni
Sospiro, mentre circondo il tuo ventre tra le braccia e occupo la mia mente dell desio infinito che ho di te, m'abbandono ladro del tuo corpo sinuoso, che libero si cela all'ombra del peccato. Ora ti vivo nell'effimero, nel tuo imbarazzo di donna distratta, che cerca di resistere a quella voglia d'essere scoperta, dalle mani mie che scorrono tra i tuoi brividi, come scintille che accendono quel fuoco che arde come se il domani non ci fosse. Mi spingo nel piacere tuo che lento si avvolge, al perpetuo agire di quegli istanti, intensi, giocondi, avidi, delizia della lussuria che anticipa l'oblio, fuggevole dal vivere il chiasso della vita, e che provocatorio rende ancor più bello ascoltare la musica ch'esce dello sfiorar della tua pelle. T'avvolgo nelle lenzuola stropicciate, che sanno di passione consumata, mentre taciti si passano gli sguardi c'attendono di riviver quei momenti.
Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 25868 Data: 28/05/2014 14:10:10
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In fine un vago ricordo
Voglio, ma non posso addentrarmi nei tuoi timori, e prendermi gioco delle tue volubili fantasie. Sarei pronto ad essere quell’edera che s’inerpica su muri delle tue fragili insicurezze, per riuscire a vedere tutto ciò ch’imprigiona, quel desiderio malinconico. Seguimi dolce compagna, non lasciare che le tue paure si rendano complici, delle distrazioni che anticipano il dolore, e renda l’amore deciduo. Anche cogliendo una rosa si prova sofferenza, dalla fitta delle sue spine, ma quel male non può arginare l’impulso in cui si è trascinati, nella brama ricerca di possederla. In fine lascerà su di noi solo un vago ricordo, e rimarrà intenso l'odore unico che solo la passione sa dare.
Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 25855 Data: 27/05/2014 11:34:16
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Metafora delle onde
Silenzio, odo il mio battito incessante ancorarsi ad un musica che lenta va lontana, mentre il mio sguardo è schiavo dall’eco delle acque, che nel deliquio mi lasciano naufragare. Come dolce e amara la metafora delle onde in perenne movimento, che tentano di baciare la terra, anche se vengono sospinte via, e nella lontananza trovano la forza per avvicinarsi ancora una volta, come quando un amore fugge e nella sua tempesta t’uccide perché alle tue orecchie tace. Emozione, che finisce per rubarti, quegli istanti di vita, che altrimenti non avrebbero avuto motivo d’essere.
Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 25840 Data: 26/05/2014 11:11:35
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Frammenti di metafore
Raccolgo frammenti di metafore, tra le pagine lette di un libro, dalle vibranti note d’un violino che da voce al mio cuore, nel riverbero della luce che accarezza i tuoi occhi, nelle onde che affrante provocano il sole. Ed ora che sono stanco busserò alla tua porta, quella che nessuno sa aprire, per recitare i miei versi che afoni saranno effimeri, alle soglie del tuo viso, e in segreta complicità, imiteranno il mare che nella nostalgia della sua amata luna, le dona l’alta marea per sentirla più vicina.
Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 25814 Data: 24/05/2014 09:37:35
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Forse tornerò
Evado, da questo flebile inconscio che mi tiene desto davanti al nulla presente. Forse tornerò un giorno dalle mie volontà d'armigero vestite, che più di una volta si son prese beffa di chi usa il pudore per non spogliarsi dei propri difetti, al cospetto dell'ovvio. Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 25804 Data: 23/05/2014 11:47:54
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LArtista dei sentimenti
Eccomi, sono qui per infrangere i tuoi pensieri, pronti a specchiarsi sulle gocce di rugiada, quando al mattino ti alzi con le nostalgie della notte passata, timorosa di non poterle rivivere. Noi, esseri silenziosi che sfioriamo i nostri desideri, che vivono come armoniche illusioni, di chi non saggia mai l'amore. Avidi amanti, che riescono a provare ancora emozioni, attratti dagli sguardi riflessi negli occhi lucidi, nella ricerca dei brividi che non solo il freddo sa dare. Io che vivo scrivendo versi dove la verità è follia, sono quell'artista dei sentimenti che si cela nelle penombre del dedalo delle tue malizie, e infinitamente so che mi perderò, mentre tocco con lo sguardo le tue nudità, che risaltano nella tenue luce della luna. Andrea Palermo © (Anno 2014)
Id: 25788 Data: 22/05/2014 14:54:42
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Lacrime tra le labbra
Tremo davanti a te, non è possibile che tu sia qui, t'avevo smarrita nel mio orgoglio, mia donna inquieta, ch'evadi nell'ovvietà dei tuoi discorsi, da dove nascono le tue intime paure di perdermi, di perderti. Non fuggo ora, non andrò via, ho capito dal tuo sguardo che anche nella polvere si cela il dolce amaro dei ricordi, di cui siamo ormai essenza perpetua, che si affianca all'oblio dei ripidi percorsi, c'hanno omesso di nutrire il nostro amore. Eravamo due anime smarrite nel fiele della noia, che s'alimenta del vaga insoddisfazione della vita. Piangi, piango, ecco questo è ciò che disseta il terreno inaridito di noi due, irrigato ora dalla voglia ed il desiderio che abbiamo di ritrovarci a brandire i nostri istinti, come ingenui adolescenti, che si cuciono con le lacrime le labbra, nei baci di quella prima ed irruente passione. Come è vero che non sempre un addio trova la strada dritta per andare via. Andrea Palermo ©
Id: 25771 Data: 21/05/2014 10:03:12
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Deffimero amare
Siediti, qui con me ascolta il vociare nel sussurrar delle foglie, quando la primavera le bacia di passione, per le vibranti sinfonie fruscianti nel silenzio, mi perdo nel tuo sguardo, e di riflesso, sogno. Soggioga la mia attesa mentre ti scosto quei capelli, che s'abbandonano nel vento all'imbarazzo del tuo viso, tu che brandisci la tua beltà, rubando l'anima mia mentre cado nel deliquio rapito nell'attesa. Intimamente so, che nella tua veste di tarlatana, imprigioni il desiderio nel tuo sinuoso aspetto, ora che scorgi l'orizzonte oltre il ciel d'inverno, i tuoi occhi fan da specchio a quel fragile cristallo. Tu nostalgica mia donna, che aneli il mio sfiorare, sei in attesa dell'eterno, nel rosso del tramonto che s'adagia vanitoso, ed in fine muore, alle soglie delle nostre labbra d'effimero amare.
Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 25766 Data: 20/05/2014 21:44:00
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Amami nel fuoco
Balla, mia dolce e vacua fiamma, danza sotto i doni del cielo, che nella tua essenza si fan specchio, tu che diafana nei fulgidi colori, rifletti il senso del mio amore, che s’invaghisce nelle notti di luna. Leggera e lasciva, mentre ti confondi tra le pieghe del mare che nel buio dell'eco risuona, ed esplode all'ombra del tuo crepitare. Tu che illumini il corpo della mia amata, che indifesa si concede trai granelli di sabbia, mentre il tramonto si nasconde invano, e chiude il suo sipario alla luce del giorno, così io ebbro del suo sapore salace, m’inoltro nella passione più recondita dell’uomo. Amami, ora che il fuoco gioca sulle nostre oscurità, appare e scompare, deviando i nostri istinti, per finir nel simposio, celati da queste onde.
Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 25741 Data: 19/05/2014 10:45:43
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Quando lamore muore
Svegliati, placami da questo incessante monologo, in questa notte senza colore, dove riesco a guardare anche senza vedere. Desidero tristezza, nel taciturno movimento che sfiora il nostro possedersi appassito, in questo letto ch'evanescente fugge, ossimoro della passione. Avanzo come un cieco tra le coperte diafane, col timore di toccare un corpo che non vuole, tra gli spazi effimeri che solcano le distanze, di noi due persi tra questi rovi di lenzuola che si fingono ignavi del passato, perché quando un amore muore non lascia testimoni scomodi. Tocco l'amarezza dei miei stati d'animo, che nell'accidia s'abbandonano, al lento tralasciar di quel che fu, campo di sconfitta, dove un giorno sorgevano ardenti gli avidi amplessi.
Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 25733 Data: 18/05/2014 11:10:36
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Vesti derotismo
Silenzio, la luce fioca che incessante t'attraversa, spogliando gli attimi della tua vanità ricoperta d'ombra, tu bella, venere non dea che provochi il mio corpo, graffiando il desiderio, vizioso ed irruente come il vento che penetra le onde. Tu che t'imbarazzi al riverbero del sole, ti disegni come amazzone nell'argento della luna, con le vesti d'erotismo mi soggioghi nel tuo ventre, sbarazzino ed irridente, che ti fa sentire donna. Come bramoso mendicante nell’attesa dei tuoi spasmi, t’assaporo nel peccato della bocca mia viziosa, e mi doni i seni tuoi ch’imprigionano il piacere, in cui muore quel respiro che si fonde nell’oblio. E così in fine t’ascolto nell’intensa smania tua ch’esce lenta dalle labbra e placidamente si dilegua.
Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
Id: 25713 Data: 17/05/2014 10:56:04
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Riflessi di Sensualità
Sensualità, attimo, dolce metafora dell'uomo che tange l'infinito, in cui mi perdo adorno di passione, nascondo tra le dita il tuo sguardo, sospeso nel desiderio e m'accingo a sfiorar con la mia bocca i seni tuoi bramosi, e stretti tra le mani sentirli traboccar ricolmi di piacere, sì tondi disegnati d'evanescenza ambigui. Non posso comprare l'eco del tuo battito che premuroso cinge il mio ascoltare, ma vago ebbro nel tuo fervore, che irridente attende quell'instante, in cui avvicino il mio assiduo respiro, all'indifesa tua intimità per sentire il fremito del tuo cuore, nell'ubiquità, pulsare dove nasce la vita. Ti prendo e poi t'avvolgo nel mio abbraccio, prigione del volere che scioglie le nostre ombre di quell'unico riflesso. Andrea Palermo ©
Id: 25699 Data: 16/05/2014 16:05:39
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24 marzo 1944
Nel placido ombreggiar de ricurvi fossi gemente l'allodola sul vacillar de sassi.
Nel mesto sentiero di strada in livrea, che sorse maestra per la romana Ardea.
Or che s'ode il chiasso nel silenzio sovrano, del vigliacco agir che armò quella mano.
L'eroi non volenti da quelle gesta feriti, erranti senza voce dei loro effimeri afflati.
Nelle pietre incolore or si tange la storia dell'Ignoti innocenti di costretta gloria.
In quel soffio vetusto che veleggia profano, il vaneggiar della quiete di testimoniar tenta invano.
Andrea Palermo ©
(dedicata all'eccidio delle Fosse Ardeatine)
(Anno 2013)
Id: 25697 Data: 16/05/2014 10:03:40
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Limpavido cuor di fanciullo
Al vaneggiar del giorno che tremolante riluce, vagheggia il vento sull'increspar del mare, tace, s'acquieta improvvisamente assale i piedi del bimbo che del suo giocar s'avvale. In quel freneticar di passi ad inseguir le onde che nel gioir si bagna nella turchese veste, corre, s'arresta spensierato si duole a guardar le orme dove s'accoccola il sole. Per giunger in fine all'agognato desio si appresta impavido verso il fluir salato, accarezza, s'immerge ed irridente rinasce, perché nel suo cuore un fanciulletto cresce.
Andrea Palermo ©
Id: 25685 Data: 15/05/2014 17:41:26
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Il raffiorar dei ricordi
Il silenzio di uno sguardo da voce alla tristezza, come acqua di sorgente s'abbandona alla nostra sete, ella è arida nella gioia ma ci colma la mestizia e richiama la memoria che sbiadisce in questo vuoto. Palcoscenico che s'apre di quell'opera già vista e riecheggia nella mente delle scene già vissute, che ci rende malinconici dimorando nel perpetuo e ci scosta dal venire che non ha pagine scritte. Rievocare quei ricordi è come una lirica senza rime perché quello che rimembra è solo il dolce del passato, che non bacia le vocali e s'allontana da quel ch'era, ma riaffiora nel presente quando mesto sarà il cuore. Andrea Palermo ©
(Anno 2012)
Id: 25684 Data: 15/05/2014 11:58:49
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Il poeta
" Il poeta é colui che ti illustra il mondo a parole quando non basta lo sguardo per comprenderlo. " A.P. © .
Id: 25683 Data: 15/05/2014 11:53:47
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Tramonto del savio vaneggiar
Quante volte mi sono inteso morir lungo il sentiero che s’inonda di sole terso, quando il tramonto non vuol salutar il cielo nel suo perpetuo corso.
Nel lontano giagiciglio dove la notte ed il giorno s’incontrano nella lor pace, come indissolubili amanti che stretti per mano portan con loro la luce.
Io artista che ignaro al cominciar del vespro assisto al duellar di colore, non mi accorgo che il tempo con quel pennellar sancisce il passar delle ore.
In quegli effimeri istanti nel frammentar dorato in cui il meriggio si fa audace, ed il riverberar delle foglie che scosse dal vento sembrano proferir la lor voce.
E allor che io m’arrendo allo svogliato passo del savio vaneggiar, che scorre lentamente come acqua nel suo corso per non lasciarmi andar.
Andrea Palermo © (Anno 2012)
Id: 25672 Data: 14/05/2014 11:19:55
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Donna
Donna, splendida marea in un’alba senza fine, filo che congiunge a l’eterno di una speme.
Fragile come il tramonto attraversato dalla luce, gioca nel tuo specchio che non sa esser mendace.
Scrigno che nascondi nel tuo ventre l’infinito, per donar nuova vita ad un destino rassegnato.
Clessidra di quel tempo che irride ogni uomo, desiderio di quell’amor che non sa esser blasfemo.
Madre nel perpetuo sarà per il suo bambino, e candido il suo sguardo accompagnar il suo cammino.
Amazzone di un sogno nel cuor di ogni amante, tu dea d'ogni pensier avvicini quel che distante.
Regina di cuori di sentimenti mai doma, che desta ogni sonno di colui che non la ama.
Andrea Palermo ©
(Anno 2011)
Id: 25657 Data: 13/05/2014 11:04:32
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Poeta saltimbanco
Poeta che nel soave rinneghi il vero, di questo mondo non più sincero.
Che ti commuovi per un tramonto,
nel ciel distante del firmamento.
Rimasto solo ed assetato,
per la passione di un tempo andato,
vero Caronte di sentimenti persi
che senza moneta decantanti versi,
perchè una vita senza poesia,
è come l'amore senza follia,
come una maschera di cartone,
che cela le labbra di un espressione.
Menestrello savio per un re matto,
che chiude il tempo nel suo fagotto,
che prende una rosa come sua moglie,
e scalcia l'ombra delle foglie.
Tu saltimbanco della mente
che apri il cuore della gente,
bagna la penna nel nero inchiostro,
perchè della vita sei te maestro.
Andrea Palermo © (Anno 2011)
Id: 25656 Data: 13/05/2014 10:53:51
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Sensazioni del Mare
Sempre dolce fu, guardar il mareggiar del mare, quando al mattin sta per nascere il sole e le onde che cullan quella luce dorata, che silenziosamente sveglia la natura assopita, quando il soffice cielo ricamato d'argento accarezza la luna sua amante notturna, lei scrigno velato di effimera luce, che accende il cuore degli amanti al tramonto. Sempre dolce fu, ascoltar il mareggiar del mare, nell'armonia dell'acque in perpetuar d'agire sulle lande scogliose, bastioni di pietra accarezzate in eterno, dal turchese fluire, che fragilmente risuona di brivido ancor, nell'immensa armonia dell'antico gioir.
Andrea Palermo © (Anno 2012)
Id: 25652 Data: 12/05/2014 20:06:48
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Ultimo desio
Solco la ragion, del vivere il desio, nel placido vaneggiar pazzo dell'oblio.
Per un foglia muta, caduta nel suo autunno, perpetuo girar del suo infinito sonno.
Che nel tramonto giace, privata di decenza, per la ragion dell'uomo tremante indifferenza.
Per il gioco spensierato d'eroico fanciullo, ad imitar Giasone a caccia del suo vello.
Che nella gloria vana ricerca del potere, finisce per perir ancor d'eterno amore.
Per il vecchio marinaio, che sospira in agonia, nello sguardo naufragante, il mar rimembra in nostalgia.
Che tradito dal suo tempo, mai vorrà ammainar le vele, dimenticar mai potrà, sulle labbra il sapor del sale.
Nel riviver il desio, ho scoperto la ragione, ch'esso vive ancor maggiore in sua ultima emozione.
Andrea Palermo © (Anno 2012)
Id: 25651 Data: 12/05/2014 20:05:23
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Sentieri dell’Anima
Dolci e soavi mi furon le note dell’arpa che vibra sul fondo del cuore, accarezzan la mia anima leggera e sospesa nel profondo sospiro, fermato nel tempo, in un cieco passato trepidante d’ardore. Bramosa e solitaria come una rosa d’autunno che volge il suo stelo al tramonto lontano e veglia il cammino di un solitario sentiero, celato all’ombra di un melograno. Un vago fanciullo armato di un sogno di pura passione che arde come il fuoco errante d’inverno, giocoso e leggiadro sospinge il suo passo, illuminato dal sole che brucia in eterno. O’ anima mia sorvola l’oblio di un folle pensiero, domanda a colui che per emozione trema se or conosce bene che troppo perde’l tempo di chi vive e non ama.
Andrea Palermo ©
(Anno 2012)
Id: 25650 Data: 12/05/2014 20:04:07
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Londa della vita
Sinuosa è la sponda ove il mare nell’eco tace turchese e profondo nel suo riflesso di luce, risalta nel bianco della sua spuma bramosa, invoca quell’onda che si fondevan’ l cielo. In quell’intimo abbraccio ancor senza confini, ove liberi volano i sogni e i destini. Or non tange più il volo dei superbi gabbiani, che sinnalzan’ l cuore del sol del domani, in quelle fragili nubi prigioni di luce, nel riverbero sordo delle lande sabbiose. Malinconica fine di colui che è stato per un breve istante a toccar l’infinito, di quel sogno vissuto nell’effimera gioia come un uomo che saggia la sua gloriosa vittoria. Consapevole sentenza del destin di ognuno che se un giorno sei sovrano nel domani sarai nessuno. E quel che rimane impresso del sogno di ieri son i dolci rimpianti di quello che eri, la storia di ognuno non sta nella forza di come hai vissuto, ma nella profonda passione dell’amor dato.
Andrea Palermo
Id: 25643 Data: 12/05/2014 12:07:07
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Il cullar dellinfante
Culla, culla l'infante assonnato sotto quell'olmo. tra le spighe di un prato, veglia i suoi fragili sogni sorretti dallo sbatter d'ali di un volo di cigni, di questa ninna nanna non rimarrà che un vago ricordo degli occhi di mamma. In quel silenzio sottile accarezzato dolcemente dal bisbigliar di parole per chi ancor non si desta allo sguardo di un mondo che di se si rattrista. Dormi mio piccolo figlio, nell'innocente vegliare che svegliar io non voglio, per quel sonno che é puro come il sentimento che limpido creo il tuo respiro, che rimase celato dalle nebbie blasfeme in cui si nascose il peccato. Dimentica che domani sarai suddito del tempo che non lo ammetterà mai, e illudi il vago passato che è bramoso d'avere ciò che avrai vissuto, perchè esso sarà sovrano mentre scriverà il tuo complice destino. Continua a sonnecchiare ancora tra le braccia mie mentre l'amor ti sfiora. Andrea Palermo ©
Id: 25642 Data: 12/05/2014 11:52:31
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Armonie d’Agosto
Dolce e caro fu risentir vibrar le corde di chitarre da tempo assorte che risuonan fragilmente al vento a sussurrar armonie d’Agosto. Lui poeta che per esse nacque e morir per esse volle sotto al frusciar del limone in foglie al musicar per giovani fanciulle. Or sospinge il suo tenace passo perché egli vuol correr via al tremolar dei violini sia, d’emozionante melodia. Andrea Palermo ( a Christian Cappelluti)
(Anno 2013)
Id: 25641 Data: 12/05/2014 11:44:30
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