Pubblicato il 07/04/2020 16:35:58
Si comprende il perché si vorrebbe cancellare tutto da parte delle forze liberali, pace fiscale, appalti liberi, ecc.. Sono terrorizzati, vedono lo stato padrone dell’economia e forse il loro potere economico in decrescita esponenziale; vedono pure che lo stato si prende cura dei suoi cittadini attraverso la forza trainante della sanità pubblica con medici, infermieri, tecnici e personale estremamente impegnato in questo gravoso compito svolto senza le misure di sicurezza per i tagli imposti da più parti e, non assolvo nessuno della classe politica che da un trentennio governa il nostro paese. Avrebbero dovuto vedere i vari Berlusconi, Prodi, D'Alema, Monti, Gentiloni la crescita esponenziale delle disuguaglianze e ad ogni livello. Avrebbero dovuto. La pandemia sarà tra noi ancora per molto tempo e, le scelte che si compiranno nel durante saranno decisive nel determinare il dopo. Prevedo tanti scontri e, l’esito dipenderà dalla natura e dalla consistenza delle forze attive nel paese. Siano esse liberaldemocratiche, di destra o di centro, come potete notare in questo ragionamento è assente la sinistra. Per quanto riguarda le destre e i liberal democratici cosa dire? Li conosciamo. Eccome se li conosciamo.Per contro il numero crescente di pentiti:politici,studiosi, opinionisti, operatori economici e sociali che hanno cambiato idee e orientamenti e riscoperto antichi valori. Senza il compromesso tra capitalismo e democrazia non ci sarebbe stata la lotta vittoriosa contro il nazifascismo, né il “welfare state”. La strada potrebbe essere quella della cultura universale del socialismo democratico che alla parola libertà aggiunge quella di eguaglianza e soprattutto di fraternità. Quando parliamo di sinistra, quanti, provenienti da altri orizzonti politici e culturali, sono disposti a battersi contro i nuovi fautori del vecchio ordine? Non saranno i socialismi e le sinistre ufficialmente presenti sulla scena politica il motore, per il semplice motivo che questi sono diventati simulacri privi di vita. Lo sono diventati dal momento in cui hanno cessato di scommettere sul loro futuro perché convinti della vittoria del loro tradizionale antagonista:il capitalismo finanziario,globalizzato.Da quel momento in poi,tutti separati l’uno dall'altro e tutti a giocare nel giardinetto di casa,senza impicciarsi minimamente di quello che stava avvenendo all'esterno. Un’impotenza di vedute, di prospettive che li ha resi tutti, incapaci di capire ciò che stava accadendo, dalla crisi del 2007/2008 in poi; e di reagirvi nel modo giusto. Oggi,nel periodo del corona virus “sono passati due/tre mesi” e sembra un’eternità,abbiamo sentito migliaia di voci; ma praticamente nessuna che fosse oltre il minimo sindacale da parte della sinistra ufficialmente iscritta all'albo. La sinistra che verrà non nascerà da quella ufficiale, non avrà la fisionomia partitica ma piuttosto quella di un fronte costituito dal comune sentire di aree diverse tra loro. Avrà una dimensione internazionale e internazionalista, perché non nascerà da accordi di vertice ma sarà il frutto della crescita di tanti movimenti e di tante esperienze separate. Il suo fattore determinante sarà il crescere dell’indignazione e della protesta suscitata dall'enormità delle sofferenze dei governati rapportata alla cecità criminosa dei governanti. Crescerà e si cimenterà lungo la discriminante tra cultura della solidarietà e, quella delle barbarie. Utopia? Mito? Non credo, Un’idea,l’unica a disposizione della nuova generazione che verrà..
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