Pubblicato il 26/05/2014 11:11:35
Silenzio, odo il mio battito incessante ancorarsi ad un musica che lenta va lontana, mentre il mio sguardo è schiavo dall’eco delle acque, che nel deliquio mi lasciano naufragare. Come dolce e amara la metafora delle onde in perenne movimento, che tentano di baciare la terra, anche se vengono sospinte via, e nella lontananza trovano la forza per avvicinarsi ancora una volta, come quando un amore fugge e nella sua tempesta t’uccide perché alle tue orecchie tace. Emozione, che finisce per rubarti, quegli istanti di vita, che altrimenti non avrebbero avuto motivo d’essere.
Andrea Palermo ©
(Anno 2014)
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Andrea Palermo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|