Pubblicato il 21/05/2014 10:03:12
Tremo davanti a te, non è possibile che tu sia qui, t'avevo smarrita nel mio orgoglio, mia donna inquieta, ch'evadi nell'ovvietà dei tuoi discorsi, da dove nascono le tue intime paure di perdermi, di perderti. Non fuggo ora, non andrò via, ho capito dal tuo sguardo che anche nella polvere si cela il dolce amaro dei ricordi, di cui siamo ormai essenza perpetua, che si affianca all'oblio dei ripidi percorsi, c'hanno omesso di nutrire il nostro amore. Eravamo due anime smarrite nel fiele della noia, che s'alimenta del vaga insoddisfazione della vita. Piangi, piango, ecco questo è ciò che disseta il terreno inaridito di noi due, irrigato ora dalla voglia ed il desiderio che abbiamo di ritrovarci a brandire i nostri istinti, come ingenui adolescenti, che si cuciono con le lacrime le labbra, nei baci di quella prima ed irruente passione. Come è vero che non sempre un addio trova la strada dritta per andare via. Andrea Palermo ©
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