:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Poesia
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 1306 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Wed Oct 30 04:51:05 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Namastè

di Amina Narimi
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutte le poesie dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 5 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 19/05/2014 19:45:30

La lucentezza di un girasole

narra una storia d’argento,

i suoi occhi un bracciale di fiori.

Alle spalle uno splendore.

È lì che giungo.  Namastè

e m’inchino al corpo che conosco,

al contatto che apre con  la pelle

per sapere se mi sono mai  sposata,

ti mostro il palmo della mano

aperta, e vuota

 

è nella bocca il latte che hai versato

attraverso le pupille,  in vasi d’oro,

come inserirsi in un canto centrale

a un’altra voce e controtempo,

ciascuno all’altra rivelandosi

nella zona della lingua. Sono sposa

 

quando seduta sulla tavola ti cerco

e batto coi talloni la spalliera di una sedia,

contando coi respiri il tuo arrivo. Già lo sai.

Con un cucchiaio chiamo il sole

a salire piano per entrare ancora

 

Son talmente nuda di colori

e non esiste oblio più grande

di ritirarsi in te, in questo centro calmo,

saturo d’aurora,

dall’intimo che sale nel silenzio..

 

e l’occhio ricomincia all’infinito

a vedere il dramma di energia,

lo spazio che si offre all’immaginazione

di un mondo aperto e chiuso da un ventaglio,

nell’istante di assenza del vedere,

la cecità del battito di ciglia,

per la costruzione della più segreta luce

 

il lenzuolo con le impronte  dello scambio

è una tovaglia chiara di cotone,

che stendiamo  con fatica nella casa,

contiene vento il muro e un fuoco insieme,

che si accende nel reciproco parlarsi.

 

nel mio mondo piccolo-  di stare tra gli spazi

da e con il corpo, che a suo modo invoca

un continuo basso- là, dove cantano gli amici,

nasce Dio, dove credere è ascoltare

che cantando si crede. Nella notte più radiante,

luogo per luogo,

partendo dall’intatto per curare il rovinato

dei beni amati, immergo l'ossatura della schiena

del torace dei nervi delle vene, tutto,

nella tinozza d’acqua con l’impasto di cotone

e giro di continuo con le braccia,

fino al foglio più compatto

disteso  poi a giorno su un panno morbido  di lana

e uno dopo l’altro salgo sopra con i piedi

finchè tutta l’acqua lasci  l’umido soltanto

ad asciugare sullo stenditoio, per incidere a calore

il simbolo dell’8, con un cartiglio, i tuoi ricordi,

pieni di preghiera e compassione. Non è sogno

la cura di noi stessi che saliamo in cerca d’aria

di un tempo primo della vita.

 

è un’ora comune per tutti,  e per lei

era l’ora delle ombre degli alberi,

che oggi quasi non si distinguono da te,

esponendosi all’amore verticale, l’assoluto,

che ti viene a trovare nella stanza, quando credi

di stendere le sue camicie fuori al sole

dove il vento fa l’eterno. allora scendo a quelle madri,

alle sorgenti, secondo il comandare del mistero,

quando Lei mi passa via leggera…e tu rimani

annuncio dell’illuminazione senza luce,

finchè l’aurora si riversa ancora e lascia

nell’incanto del giardino impresso il simbolo

dove si compie quella storia, nella  rosa dei destini,

verso sud, dove l’Akhal-Tekè, nei suoi deserti,

ignora ancora il celeste della neve

 

severa madre che disseta il ventre, bianca

tra i segni dell’inchiostro e dove fu una rosa,

dall’altra parte del silenzio, io mi genero, parlandoti,

nonostante l’ombra, e una memoria delle mani,

di una pelle che va sopra i vestiti

riconosco la chiave antica, di una strada,

posti dove andare più di prima,

e  muri per i polsi, a riprendere il respiro,

case che fanno credere alla luce

chiusa tra le dighe. Me lo dicevi

sicura, dentro la tua vita. io ti credo.


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 5 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Amina Narimi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Amina Narimi, nella sezione Poesia, ha pubblicato anche:

:: Molta notte di una donna (Pubblicato il 05/02/2024 11:18:29 - visite: 230) »

:: Ogni coppia è un angelo (Pubblicato il 19/01/2024 23:40:17 - visite: 250) »

:: La grazia della cenere (Pubblicato il 16/01/2024 21:19:30 - visite: 173) »

:: Haiku (Pubblicato il 06/01/2024 21:10:51 - visite: 221) »

:: Nell’umida coppa dell’ epifania (Pubblicato il 04/01/2024 21:33:13 - visite: 245) »

:: Io ti starei in pancia , figlio mio (Pubblicato il 21/12/2023 23:43:13 - visite: 306) »

:: Il silenzio e sacro vuoto del Natale (Pubblicato il 06/12/2023 00:32:43 - visite: 303) »

:: Come va con il dolore. bellaluce (Pubblicato il 01/08/2023 11:13:39 - visite: 355) »

:: Trenta petali ( haiku ) (Pubblicato il 03/03/2023 22:46:44 - visite: 403) »

:: L’assoluta (Pubblicato il 26/02/2023 21:26:52 - visite: 337) »