Pubblicato il 19/03/2020 15:12:26
Dopo questa drammatica emergenza si dovrà fare la conta dei danni. E, il conteggio sarà inevitabile dovremo farlo tutti. Ci sarà la necessità di scrivere nuove regole che valgano per tutti, nessuno escluso, cambiando strutturalmente il sistema attuale. 1° : Riordinare le competenze tra Stato centrale ed Enti Locali. 2°: Abbattere la privatizzazione dei profitti e la pubblicizzazione delle perdite. Ps: “finiamola con le idiozie di turno, non si può statalizzare Alitalia e lasciare le concessioni autostradali che danno profitti enormi ai propri azionisti. 3°: Chiarire una volta x tutte il rapporto tra speculazione finanziaria ed economia reale. 4°:Ricostruire l’economia del Paese, favorendo una re-industrializzazione di ritorno dalle troppe delocalizzazioni. (Abbiamo toccato con mano cosa succede quando dipendi da cose fatte solo altrove. 5° digitalizzare la Pubblica Amministrazione e la Scuola. “basta basarsi su gare al massimo ribasso che danno evidenti ritorni negativi”. 6°: Ripensare alla proprietà privata delle infrastrutture strategiche come le telecomunicazioni.
Servirà una nuova costituente che con rigore e serietà, metta in condizione di ricostruire un Paese come il nostro che ne ha immenso e urgente bisogno. Istituzione di un prelievo che parta dall'alto e arrivi al basso tenendo conto dei valori che determinano la ricchezza individuale per finanziare il sistema sanitario pubblico dando una giusta retribuzione a personale medico e paramedico. In tempi di pandemie, la tentazione autoritaria è come un virus che potrebbe entrare nelle coscienze della gente. Sta a ognuno di noi rilevarne il pericolo e contrapporvi l’ordinamento democratico che non vuol dire permettere, ma regole da rispettare per un futuro migliore sul piano umano da lasciare in eredità ai nostri figli e nipoti che dovranno sobbarcarsi il peso economico della rinascita
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