Pubblicato il 13/05/2014 11:04:32
Donna, splendida marea in un’alba senza fine, filo che congiunge a l’eterno di una speme.
Fragile come il tramonto attraversato dalla luce, gioca nel tuo specchio che non sa esser mendace.
Scrigno che nascondi nel tuo ventre l’infinito, per donar nuova vita ad un destino rassegnato.
Clessidra di quel tempo che irride ogni uomo, desiderio di quell’amor che non sa esser blasfemo.
Madre nel perpetuo sarà per il suo bambino, e candido il suo sguardo accompagnar il suo cammino.
Amazzone di un sogno nel cuor di ogni amante, tu dea d'ogni pensier avvicini quel che distante.
Regina di cuori di sentimenti mai doma, che desta ogni sonno di colui che non la ama.
Andrea Palermo ©
(Anno 2011)
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