Pubblicato il 12/05/2014 20:05:23
Solco la ragion, del vivere il desio, nel placido vaneggiar pazzo dell'oblio.
Per un foglia muta, caduta nel suo autunno, perpetuo girar del suo infinito sonno.
Che nel tramonto giace, privata di decenza, per la ragion dell'uomo tremante indifferenza.
Per il gioco spensierato d'eroico fanciullo, ad imitar Giasone a caccia del suo vello.
Che nella gloria vana ricerca del potere, finisce per perir ancor d'eterno amore.
Per il vecchio marinaio, che sospira in agonia, nello sguardo naufragante, il mar rimembra in nostalgia.
Che tradito dal suo tempo, mai vorrà ammainar le vele, dimenticar mai potrà, sulle labbra il sapor del sale.
Nel riviver il desio, ho scoperto la ragione, ch'esso vive ancor maggiore in sua ultima emozione.
Andrea Palermo © (Anno 2012)
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