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“ La prima neve ”

di Franca Dusca Petacchi
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Pubblicato il 06/08/2009 10:22:44

“ La prima neve ”

Bianca
la prima neve tesse la trina
e il manto si dilata nel silenzio
soffici piume frantuma
un cielo pietrificato
che spiove malinconico e
si sfà di nostalgia

Sinuosa serpeggia questa via
s’arrampica a raccogliere un sorriso
che schiara e scalda

C’è luce nella sala smerigliata
e la tavola imbandita
svapora
la fragranza di un tepore profumato
riflesso nel riverbero dorato
del cristallo

Non con me
ma dentro me
il tuo sapore
– la tua essenza -

Annuso, assaggio, lecco ed assaporo
gusto
e il gusto si colora, s’accende
e stacca l’acino prezioso
che chicco dopo chicco
raccoglie l’uva

Rosato, tenero, soave
come una carezza
- la senti, si, anche così lontano ? –
riposa su un letto di pera profumato
tra verdi coriandoli e mezzelune d’arancio

Spezzo tra le dita il frutto dorato del grano
- e lecco le tue labbra –
così l’attimo rapisce il tempo
scioglie lo spazio e ti riporta qui

Mi imbocchi
e il sapore di rosse pernici
insanguina le labbra insaziate come le tue mani
e questa sinfonia d’odori
rimescola la voglia che ho di te

Raccogli il volto tra le dita
– come un frutto appena lavato –
lo porti sulle labbra
e mordi appena
poi suggi e lecchi
e come miele mi assapori

E’ presto ancora per lasciar la neve
ad ammucchiarsi sulla strada
a ricamare gli alberi dimentica

Sento la carne sciogliersi sul mio palato
e tu così lontano torni
- piano mi abbracci –
e la mia carne con la tua
una sola carne a rotolarsi
lasciva
tra candide tovaglie e tremuli cristalli

Il vino spande profumo di more
e la mia nuca bruna ondeggia tra i tavoli
- appare e scompare –
cullandoti





Dolce come un soufflè
– morbido e profumato –
riposa su di te il mio corpo abbandonato
tra il ricamo dello zucchero
e il velo bianco della brina

Vedo bianca la neve ha capovolto il cielo
rovesciato sulle case tra i tetti
e un negativo di ombre grigie indugia
a farsi luce e arcobaleno
nel chiaro scuro dei tuoi occhi
nel lucore rosato delle tue labbra

Lascio che il sogno segua la sua corsa
si tuffi nell’ebrezza tra i riflessi rubino del liquore
che bagna le mie labbra innamorate di te
e del tuo amore

La neve non ha dimenticato un lembo di terra
così come il mio cuore
ogni fiocco ha tessuto il mondo di una nuova veste
il desiderio di te ha preso la mia mano
come la neve
- silenziosa - ogni lembo di te
ho ricamato

Franca Dusca Petacchi

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